Accolta la richiesta di proroga presentata dai presidenti del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, e del presidente del Consorzio Piceno Consind, Domenico Procaccini, per gli investimenti del “Fondo Contrasto Deindustrializzazione”.
Pubblicato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale il decreto che fa slittare tutto di un anno esatto.
I programmi di investimento avrebbero dovuto essere conclusi entro il 31 dicembre 2023, mentre sono stati prorogati al 31 dicembre 2024, mentre per le richieste di erogazione da una prima scadenza fissata al 30 giugno 2024 si è passati al 30 giugno 2025.
Si parla di fiscalità di vantaggio, strumento straordinario per il rilancio delle imprese per un bando che ha visto stanziare oltre 130 milioni di euro destinati ai territori del Consorzio Industriale del Lazio e del Consind per il fondo di contrasto alla deindustrializzazione. Risorse divise in parti uguali (una quota di circa 22,6 milioni di euro) su tutte le aree degli ex consorzi industriali che oggi sono confluite nel Consorzio Industriale del Lazio, quindi Asi Frosinone, Cosilam, Sud Pontino, Roma-Latina e Rieti. In aggiunta, naturalmente, l’area di Ascoli Piceno.
Il bando prevedeva la concessione dei contributi, fissati ad un massimo di duecentomila euro ad impresa.
La richiesta di proroga, come detto, era stata presentata dai due presidenti di Consorzio Industriale del Lazio e Piceno Consind, con una lettera inviata lo scorso 27 ottobre al Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr; all’Agenzia di Coesione Territoriale e ad Invitalia.
Il problema era sopraggiunto poiché l’elenco dei beneficiari era ed è ancora in corso di aggiornamento e quindi sarebbe venuta meno la certezza, per alcune aziende, di essere nell’elenco di quelle che andranno a beneficiare dei contributi del Fondo Contrasto Deindustrializzazione.
Un ritardo che avrebbe quindi pregiudicato la possibilità per le aziende di concludere i programmi di investimento entro il prossimo 31 dicembre, come stabilito dal Decreto di approvazione del bando, con il pericolo concreto di non cogliere un’opportunità di sviluppo e di crescita fondamentale.
Da qui la lettera congiunta a firma dei due presidenti, Francesco De Angelis e Domenico Procaccini, di prorogare di almeno 6 mesi la scadenza fissata per completare gli investimenti, in modo da consentire a tutti i beneficiari la fruizione delle agevolazioni concesse.
“Questi finanziamenti rappresentano una nuova linfa per il territorio – ha commentato il presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis – e siamo particolarmente soddisfatti della proroga concessa. Era fondamentale per usufruire di contributi utili per interventi di sostegno alle imprese e finalizzati a contrastare fenomeni di deindustrializzazione.
L’obiettivo che ci eravamo posti, come Consorzio Industriale, nel momento in cui abbiamo cominciato a lavorare su questa fiscalità di vantaggio, era ed è ancora quello di ridare vita all’attività manufatturiera, favorendo in questa maniera l’occupazione.
Com’è ben specificato nel Decreto, a beneficiare delle agevolazioni saranno infatti le imprese manifatturiere già insediate o che intendono insediarsi nei territori di competenza dei consorzi industriali, che realizzeranno investimenti volti a potenziare o riqualificare insediamenti produttivi già esistenti o che introdurranno nuove attività produttive.
L’ultima volta che i territori del Lazio avevano beneficiato di una fiscalità di vantaggio era stato ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, con l’apertura di diverse imprese. Poi era accaduto qualcosa che aveva determinato una delle principali cause della crisi economica che si era sviluppata a partire dagli anni Ottanta. Le aree erano state divise in Obiettivo 1, in cui rientrava la Campania e che ancora godeva dei vantaggi fiscali, e Obiettivo 2, in cui ricadeva il Lazio e a cui invece erano stati cancellati. Da qui il trasferimento di molte imprese dalla nostra regione. Oggi – ha concluso il presidente De Angelis – fiscalità di vantaggio si traduce in un territorio più appetibile e significa attrarre nuovi investitori. In sintesi, vuol dire sviluppo ed occupazione.
In un momento complicato come quello attuale, abbiamo a disposizione uno strumento fondamentale per il rilancio di tutte quelle aree che ricadono all’interno del Consorzio Industriale del Lazio».