Nell’ambito del Progetto Valli, pensato e proposto da Cgil Cisl e Uil di Rieti, per disegnare un modello innovativo di sviluppo delle Valli Reatine, un modello ancorato alle risorse naturalistiche e turistiche, con un accezione centrata su ricettività diffusa e promozione dei prodotti tipici locali, il 17 dicembre 2011 nasce l’Associazione "Progetto Paganico" che vede coinvolta la popolazione di residenti cittadini proprietari di Paganico Sabino.
Lo scopo dell’Associazione, in vista di nuovi ed ulteriori sviluppi anche a carattere consortile, è quello di raggruppare proprietari di terreni e fabbricati per relizzare la cura ed il reimpianto della fascia di uliveto di alto pregio che da Paganico si stende sul versante ovest del monte cervia, si tratta di una fascia di circa ottanta ettari di territorio sulla quale verranno recuperati e reimpiantati i vecchi uliveti destinati a produrre un olio di altissimo pregio da inserire nel target territoriale della valle del Turano.
Tale iniziativa è sostenuta nell’ambito del Progetto Sistemi della Regione Lazio, con la partecipazione attiva dell’enaip che sta contemporaneamente formando persone che vogliono lavorare e cimentarsi nel mondo della imprenditorialità turistica, e della Società Rieti Turismo che sta fornendo un valido supporto per l’inserimento del nostro progetto nel circuito turistico. Contemporaneamente a questo la Associazione avrà il compito di coordinare l’offerta della ricettività diffusa presso le strutture e le case esistenti che i proprietari cittadini stanno mettendo a disposizione per aumentare le possibilità di ospitalità turistica della Valle. Un accenno deve essere fatto per i risvolti che il lavoro dell’Associazione comporterà, in particolare riguardo alla cura, alla gestione ed al mantenimento del territorio, in riferimento alle "macere" che sono quel sistema complesso di muri di contenimento del terreno fatti a secco e che rappresentano un patrimonio in forte degrado per l’incuria dell’uomo e delle amministrazioni, patrimonio fondamentale contro il rischio idrogeologico di questo versante della valle.
Riguardo alle "macere" l’Associazione intende lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione per il loro recupero attraverso una specifica iniziativa "adotta una macera". La modalità dell’iniziativa prevede che a fronte di una quota da sottoscrivere a favore di questo progetto l’Associazione mette a disposizione dei sottoscrittori il pernottamento e la ristorazione in una casa di proprietà dei cittadini di Paganico. Ovviamente ci aspettiamo – conclude Antonio Polidori – che "il pubblico" faccia la propria parte, per ciò continueremo a pungolare e stimolare le amministrazioni pubbliche, fino ad ora assenti e sorde ad ogni sollecitazione, nella speranza che si sveglino e sostengano concretamente la nostra iniziativa.