PROGETTI DI SVILUPPO NEL REATINO, CON IL DECRETO 134 SI RIACCENDE LA SPERANZA

Pescetelli Segretario Cisl Rieti

Con il decreto n. 134 del 24 marzo 2010, pubblicato lo scorso 11 giugno sulla Gazzetta Ufficiale dal Ministero dello sviluppo economico per l’individuazione delle aree di crisi industriale, la provincia di Rieti potrebbe tornare a sperare di vedere realizzati i progetti di sviluppo individuati nell’aerospazio, il fotovoltaico, il contratto di programma per il Velino, rivolto all’ambiente e alle energie alternative, che erano parte integrante di un accordo che nel 2007 prevedeva il raggiungimento di un protocollo tra Provincia di Rieti e Regione Lazio e che per l’indisponibilità di quest’ultima, non è mai stato determinato.

Il decreto stabilisce i criteri per individuare le aree territoriali di grave crisi, indicando parametri di ordine statistico, come la presenza relativa di lavoratori nell’industria, l’intensità di applicazione degli ammortizzatori sociali, la presenza di imprese in crisi. In base agli indicatori si stabilisce la natura della situazione di crisi, che può essere complessa o grave.

In pratica, l’iniziativa per il riconoscimento dello stato di crisi, che comporta la possibilità di coordinare risorse d’incentivazione nazionali con risorse territoriali, spetta alle Regioni. Il Mise apre un’istruttoria, che può portare al riconoscimento dello stato di crisi e quindi alla stipula di un accordo di programma, che coinvolge i soggetti istituzionali nazionali e locali, comuni compresi, ad una serie di adempimenti, per conseguire gli obiettivi che lo stesso accordo indica. 

Ora sta alla politica, alle Istituzioni locali e agli Enti preposti a cominciare dalla Provincia, cogliere questa opportunità, tornando a formulare,  attraverso l’apertura di un tavolo programmatico, una nuova proposta su cui applicare l’accordo di programma,  da  indirizzare alla Giunta regionale appena insediatasi.

Il sindacato, in questo contesto, può rivelarsi indispensabile, sia a livello territoriale, sia nei confronti del coordinamento degli interventi e di destinazione delle risorse attuato dal Mise.

Per questo, la Cisl di Rieti, chiede all’Ente Provincia di farsi carico di tale opportunità, proponendo l’immediata apertura di un tavolo politico-istituzionale,  alla presenza di tutti i soggetti interessati.

L’auspico, visto che il nuovo modello è già operativo, è che dalla fase propositiva a quella attuativa, si possa arrivare in tempi brevi, così da dotare la Regione Lazio degli strumenti necessari per coordinare la procedura presso il Mise.