PROCLAMATO SCIOPERO DI QUATTRO ORE DEL TRASPORTO ASM

Trasporto ASM Rieti

La FILT-CGIL, FIT-CISL, UGL-AUTOF. dopo aver consumato tutte le procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla normativa vigente compreso l’incontro effettuato in Prefettura il 13 Aprile u.s. terminato con esito negativo, hanno proclamato per martedì 17 Maggio p.v. una prima azione di sciopero di quattro ore contro i comportamenti ed i propositi dei vertici aziendali di ASM Rieti.

Motivi del mancato accordo sono i seguenti:
Relazioni industriali in cui le OO.SS. vengono relegate solo ad un ruolo marginale di comunicazione e ratifica su decisioni già assunte dalla società ASM. Mancati investimenti aziendali relativi al rinnovo del parco Autobus come previsto dal Piano Industriale.

Mancata definizione di una pianta organica idonea, peraltro carente, nei settori Movimento, Officina, Lavaggio e relative azioni unilaterali di ASM finalizzate ad esternalizzare le lavorazioni di pulizia e riparazione dei mezzi, vanificando le aspettative di tutti gli aspiranti che hanno presentato domanda di ammissione alle selezioni finalizzate alle redazione di graduatorie ove attingere per assunzioni.

Prevedere unilateralmente le riparazioni meccaniche dei bus obsoleti sempre più spesso guasti in linea, presso officine private e ricercare ditte esterne per il lavaggio dei pulman, esclude il piano assuntivo previsto dalle selezioni bandite circa un anno fa.

Le OO.SS. esprimono contrarietà e preoccupazione contro questa strategia aziendale che è in palese controtendenza rispetto ad altre affermate aziende del settore che tendono ad reinternalizzare questo tipo di lavorazioni, in quanto inefficienti ed antieconomiche. Siamo invece favorevoli alla crescita di ASM Rieti Spa in termini di erogazione e di qualità del servizio, per una azienda unica al servizio dei cittadini.

Le cause di tutti i disagi e dei disservizi che gli utenti devono subire quotidianamente e quelli che ne deriveranno durante l’effettuazione dello sciopero sono da attribuire ad incomprensibili atteggiamenti posti in essere da qualche tempo dai vertici aziendali.