Sabato, 29 Aprile, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’ Auditorium Varrone, via T. Varrone n° 53, Rieti, verrà presentato il Progetto: “ ALZHEIMER E L’ARTE DEL PRENDERSI CURA”
E’ il progetto con cui L’Associazione Malattia Alzheimer di Rieti , comunemente nota come A.M.A.R., ha vinto il Bando per l’Alzheimer- anno 2016 – della Fondazione Varrone.
E’ un progetto complesso che consta di 3 parti.
Nella 1° parte, si occupa della famiglia del malato, che viene informata ( sulla malattia etc ) e formata ( preparata ad una adeguata assistenza e ad una corretta relazione con il malato); alla stessa si dà anche un’importante supporto psicologico sì da fornirgli strumenti e mezzi per affrontare, nel migliore dei modi possibili, l’assistenza al proprio caro. Verrà inoltre fornito un’aiuto pratico: assistenza domiciliare fatta da volontari formati.
La 2° parte invece tratta della sicurezza dei malati; sappiamo che, in alcune fasi della malattia, vi è il rischio concreto che questi si perdano o perché non riconoscono più i luoghi in cui si trovano ( disorientamento spazio/temporale) ed allora vagano senza meta o perché, scappano dal loro attuale domicilio per tornare alla casa in cui hanno vissuto da giovani e che, causa la perdita della memoria, considerano la loro unica casa. Ed allora è possibile proteggerli tramite uso di geo-localizzatori.
Questi apparecchi sono forniti gratuitamente da AMAR; essi permettono di monitorizzare , in ogni momento, la posizione del malato e, in caso di fuga o di smarrimento, ne identificano subito la posizione e , dunque, permettono di ritrovarlo.
Infine il futuro: la prevenzione della malattia.
Sappiamo da vari studi sperimentali, alcuni ancora in corso e da indagini epidemiologiche che potrebbe essere possibile prevenire alcune forme di demenza, tramite uno specifico programma di attività fisica ed un adeguato stile di vita.
Pertanto la 3° parte di questo progetto tratterà di questo; è uno studio che viene svolto da AMAR in collaborazione con alcune importanti Università in cui verranno vagliati gli effetti dell’attività fisica ( fatta seguendo un specifico protocollo) sulla possibile prevenzione della demenza .
Invitiamo tutti alla partecipazione perché Sabato, 29 aprile, si parlerà di questo composito progetto la cui attuazione porterà aiuto e speranza a tante famiglie ed alle persone affette o a rischio di demenza.