E’ stato presentato, presso la sede della Cassa di Risparmio di Rieti il libro “Rieti Città Gentile”, opera di Rita Giovannelli. Il titolo del volume richiama a Loreto Mattei che con intensa espressività cantava così la sua città: “Riète mea, nobile e jentile, più de quante città, che bee lu sole” come messo in evidenza da Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo.
“La pubblicazione, ha scritto Chiarinelli nella prefazione, con il suo denso tessuto narrativo e la ricchezza documentaria, sollecita la riflessione verso l’esplorazione dei significati che i due termini “città” e “gentile” racchiudono. La città diceva Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, “è il domicilio organico della persona”. E aggiungeva: “Gli stati cambiano, ma le città restano. Passano le forme giuridiche, resta la città, resta un valore permanente”.
Ed allora possiamo cogliere aspetti diversi di “una città gentile” e cioè come spazio abitativo, come dimora abituale, come frutto della cittadinanza o tessuto di relazioni. In ogni caso è il territorio il protagonista del volume che la ricerca, finemente estetica e densamente appassionata, di Rita Giovannelli ha saggiamente messo in risalto”. “Siamo gratificati di aver dato alle stampe questo volume, ha dichiarato, Alessandro Rinaldi, presidente della Cassa di Risparmio di Rieti, che per la prima volta in maniera organica e completa, ricostruisce in tutti i suoi aspetti i caratteri originali della città di Rieti.
Il lavoro ambisce a diventare un valido punto di riferimento per chi intenda avvicinarsi in modo coinvolgente alla realtà storica ed artistica della città di Rieti inserita in itinerari spesso poco noti o affatto sconosciuti che consentono di dare oggi ad ogni viaggio il valore di una scoperta. Rieti merita un posto di rilievo tra le mete turistiche più note grazie ai suoi preziosi capolavori che una documentazione fotografica particolarmente ricca, espressamente realizzata per il testo da Giorgio Clementi e Massimo Renzi, mette a fuoco, ha concluso Rinaldi”. Il libro “Rieti Città Gentile” di 160 pagine, è stato impaginato dal grafico Alessandro Orlandi e stampato dall’artistica tipografia Fabri di Rieti.