Nel pomeriggio di sabato 19 settembre 2020, la giornalista del TG1, Valentina Bisti, ha presentato a Rieti, nel polo culturale di Santa Lucia, il suo libro intitolato “Tutti i colori dell’Italia che vale – Storie di un Paese che guarda avanti.”
L’evento, organizzato dal Rotary Club Rieti, e moderato da Stefano Pozzovivo, ha visto la cornice di pubblico presente nel rispetto delle norme anti-Covid.
Il libro racconta l’Italia e gli italiani coraggiosi e sempre combattivi, anche durante il lockdown Covid. Nato dalle storie presentate su Rai 1 all’interno dell’omonima rubrica condotta dalla Bisti all’interno del programma “Unomattina”, il libro ci propone personaggi famosi o semplici cittadini che raccontano come risorgere anche dalla ceneri di una difficoltà. Neurochirurghi, sportivi, mamme, figli. “Tutti i colori dell’Italia che vale” è un libro pieno di entusiasmo.
“Il mio libro è un arcobaleno, racconta tante storie di persone che non amano essere chiamate eroi, ma che hanno una grande forza. Durante le interviste ad Unomattina – commenta la Bisti – ho voluto realizzare interviste molto empatiche, ed è qui che sono emerse sfumature importanti di ogni singolo personaggio riportato poi nel testo. Ad esempio Paolo Borrometi è uno dei personaggi presenti nel libro. Lui è coraggiosissimo, non sa mai se la mattina potrà fare o non fare determinate cose. La sua storia è conosciuta, ma io sono voluta andare a fondo, per far conoscere quello che nessuno sa di lui come persona.
Altro personaggio è Carlo Rambaldi, mi ha fatto molto piacere parlare di lui tramite gli occhi della figlia. Ci ha portato ad Hollywood dopo esser stato svegliato di notte da Steven Spielberg per aiutarlo nella realizzazione del film E.T. La figlia ha raccontato la figura del padre alle nuove generazioni come artigiano, non solo come creatore di un personaggio famoso del cinema.
Altro protagonista del libro è Manuel Bortuzzo, persona sorridente e sempre con una parola carina, affettuosa. Se gli parli di ciò che gli è capitato lui ti ripete che ce la farà. Crede veramente di farcela e questa positività è sicuramente un valore aggiunto. E ce l’ha sempre avuta.
Tutti i personaggi del mio libro hanno una famiglia forte alle spalle, che incide. Nel libro tratto anche il tema della disabilità, raccontata attraverso gli occhi del M° Ezio Bosso, che purtroppo non ho potuto incontrare di persona. Il nostro è stato un incontro via email. Non voleva parlare di sé attraverso la malattia, voleva essere ricordate per la sua passione musicale, per la sua arte, per il suo essere direttore d’orchestra. Bosso, quindi, mi ha insegnato a vivere oltre la disabilità, non c’è difficoltà, ma opportunità”.
Capitolo Dino Meneghin: “Nella prima chiacchierata telefonica mi sono trovata davanti ad una persona umilissima. Un grande campione, un personaggio normale che mi affascina tantissimo”.
Mondo dell’informazione: “Durante il lockdown Unomattina andava in onda ed io, insieme al mio compagno di lavoro, eravamo in onda, e noi giornalisti dovevamo far fronte ad una informazione ciclopi e spesso inesatta. Mi chiedevo come potessi fare a tranquillizzare i telespettatori e che l’informazione fornita da Rai era corretta. Ripetevo di fare affidamento solamente a quelle due o tre testate più autorevoli. La mole di informazione è stata talmente grande che negli ultimi mesi spesso, i cittadini si sono ritrovati ad analizzare a modo proprio le varie news”.
L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente del Rotary Club, Sandro Boschetto.