Presentata questa mattina, presso la sala conferenze del teatro di via Garibaldi, la rassegna di poesia, musica e fotografia, “Da una stanza all’altra”. L’8 ed il 15 maggio 2010 sono le date delle due serate in programma all’Auditorium Varrone (ore 21).
"E’ questa l’ultima delle iniziative della Fondazione Flavio Vespasiano – ha osservato il Sovrintendente Carlo Latini – la cui attività, come è ormai noto, non si concentra solo sul Reate Festival ma su tutta una serie di eventi culturali finalizzati a conferire al capoluogo sabino una nuova identità: quella costruita attuando il passaggio dalla cultura dell’industria all’industria della cultura.
“Da una stanza all’altra” segue il filone del Belcanto che identifica e diversifica il Reate Festival rispetto a tutti gli altri festival sparsi non solo per lo Stivale, ma anche Oltralpe. La poesia del resto non può non amalgamarsi con la musica ed ecco allora tornare il leitmotif forte del Belcanto che caratterizza tutte le iniziative della Fondazione presieduta da Gianni Letta. In primo piano, anche per la rassegna che stiamo presentando, il rilancio delle professionalità e dei talenti del territorio. Il direttore artistico di “Da una stanza all’altra”, Simona Nobili, è infatti una reatina la cui figura professionale nasce in teatro. Ma è anche un volto del cinema, avendo lavorato con Giuseppe Tornatore in “La sconosciuta” e con Marco Bellocchio in “Vincere”.
E dopo il richiamo di Latini alla necessità di una maggiore sensibilizzazione del territorio rispetto alla macchina della Fondazione Flavio Vespasiano che lavora a bilanci di oltre due milioni di euro, con tutte le difficoltà economiche ed organizzative annesse, la parola è passata al direttore artistico della rassegna. Silvia Nobili ha dapprima sottolineato il ruolo della poesia oggi, con esplicito riferimento al crescente interesse, manifestatosi negli ultimi anni, per questa particolare forma di espressione artistica. "Le motivazioni di questo rinnovato interesse? Ho ragione di credere che siano legate – ha spiegato la Nobili – al fatto che meglio di altri linguaggi, la poesia riesca a dare voce alle emozioni umane.
Quelle che ci aspettano saranno due serate incentrate su due differenti percorsi poetici. Il primo, quello dell’8 maggio, è intitolato “Metropolis: Interferenze dell’Anima”. In primo piano saranno l’identità umana, l’inquietudine e la vita intesa come viaggio attraverso le voci di Eugenio Montale, Cesare Pavese, Alda Merini, Thomas Eliot, Lawrence Ferlinghetti ed altri. Diverse personalità, dunque, appartenenti all’America e alla vecchia Europa, unite da una stessa ricerca interiore". A declamare saranno Simona Nobili e Debora Caprioglio, sulle note del tango argentino (con Massimiliano Pitocco e Adrian Fioramonti), con l’accompagnamento delle sequenze fotografiche di Paolo Folchitto. “Uomini che amano le donne” è invece il titolo della seconda serata della rassegna, quella del 15 maggio. Al centro sarà la lirica d’amore incentrata sulla figura femminile: da Dante a Lorca, passando per Petrarca, Tibullo e Campana. Le letture saranno a cura di Corrado Tedeschi ed Alessandro Luci sulle note del blues (con Alessandro Silvestrelli, Marco Turani e Monica Cherubini).