PRESENTATA L'EDIZIONE AGGIORNATA DI "SOLILOQUIO", OPERA LETTERARIA DEL PITTORE REATINO ANGELUCCI

Presentazione libro Angelucci

In una gremita sala consiliare del Comune di Rieti, è stata presentata l’edizione aggiornata di “Soliloquio”, opera letteraria del pittore reatino Arduino Angelucci, già edita nel 1978.

Su iniziativa dei figli dell’artista, Alessandra, Zeffi e Riccardo (attualmente residente negli Stati Uniti), è stato ristampato il libro, integrandolo con la puntuale e approfondita presentazione del professor Alberto Mario Cirese che ha ricordato le caratteristiche fondamentali dell’uomo e del pittore.

La proposta di presentare il volume nella sede del Comune di Rieti è stata immediatamente accolta dal presidente del Consiglio comunale, Gianni Turina e dall’assessore alla Cultura, Gianfranco Formichetti.
Il presidente Turina ha portato il saluto dell’amministrazione, del sindaco Giuseppe Emili e ha testimoniato la grande stima e considerazione nei confronti del maestro Angelucci, a cui lo aveva legato una profonda amicizia e una lunga frequentazione artistica. L’assessore Formichetti ha delineato alcune caratteristiche dell’autore e, attraverso la lettura di un brano, ha evidenziato anche l’aspetto letterario dell’artista–architetto.

È seguito l’intervento del professor Roberto Marinelli che ha tracciato uno spaccato del quadro storico di riferimento, all’interno del quale si sono sviluppate alcune azioni culturali nel nostro territorio, rimarcando l’importanza dell’iniziativa tesa a storicizzare non soltanto un personaggio, ma anche il contesto in cui ha operato.

Ampio e articolato l’intervento del giornalista Ajmone Milli, il quale ha descritto il quadro politico-culturale in cui può essere collocato Angelucci, operando un parallelismo con la situazione attuale, definita priva di caratterizzazione e con una profonda crisi morale.

In conclusione, la figlia dell’autore, Alessandra Angelucci, anche a nome dei fratelli, ha ringraziato l’amministrazione comunale di Rieti.
Ha inoltre manifestato apprezzamento per l’iniziativa del presidente Turina e dell’assessore Formichetti, i quali hanno assunto l’impegno di collocare nella sala consiliare del Comune le due opere che nel 1939 furono commissionate ad Angelucci, realizzate, ma mai apposte nei tondi predisposti nel soffitto dell’aula.