L’assessore alle Politiche socali della Provincia di Rieti, Luigi Taddei, insieme agli assessori alle Politiche sociali della Regione Lazio, Luigina Di Liegro, e della Provincia di Roma, Claudio Cecchini, esprime preoccupazione per i tagli decisi dal Governo che ha ridotto ulteriormente il Fondo nazionale per le Politche sociali con il Decreto del Commissario ad Acta n.95 del 29 dicembre del 2009.
Il Governo centrale per l’annualità in corso trasferirà infatti alla Regione Lazio solo 33 milioni di euro rispetto ai 44 dello scorso anno e agli 82 del 2007.
“Assistere a una diminuzione di oltre il 50 per cento dei trasferimenti di fondi per il sociale da parte del Governo verso la Regione Lazio in soli due anni – dichiara l’assessore provinciale Taddei – Ci lascia stupefatti ma soprattutto preoccupa visto il particolare momento che il nostro Paese sta vivendo: in una situazione di profonda crisi economica e e sociale, come quella che stiamo vivendo, un atto del genere significa privare le pubbliche amministrazoni della possibilità di tutelare e sostenere i cittadini più bisognosi e più a rischio di esclusione sociale. Il decreto del Commissario – continua Taddei – a partire dal primo aprile farà gravare sul paziente, per una quota par al 30 per cento, la tariffa giornaliera per il ricovero sia in regime residenziale che semi residenziale per un importo che potrà oscillare tra i 470 e i 980 euro mensili. Ma, cosa ancor più grave, è che il Governo pretende di fare pagare il ticket anche ai bambini disabili.
Una scelta questa che si aggiunge a quelle prese sempre dal Governo che a partire dal primo novembre scorso ha posto a carico dei pazienti ricoverati in lungodegenza ma ritenuti dimissibili in Rsa, dopo 90 giorni dal ricovero, il 50 per cento della tariffa giornaliera prevista per circa 48 euro al giorno, mentre dal 23 novembre scorso ha sospeso l’erogazione gratuita dei prodotti alimentari aproetici per i pazienti con insufficienza renale cronica e che ha perciò spinto la Giunta Regionale a stanziare 3 milioni di euro. Noi ritenamo che non sia possibile che in un momento in cui aumentano i bisogni della cittadinanza diminuiscano i fondi: i servizi sociali e il dritto alla cura sono una priorità per il benessere dell’intera comunità. Per questi motivi – conclude l’assessore Taddei – chiediamo una forte mobilitazione congiunta da parte dei cittadini e delle associazioni per il reintegro e l’incremento del Fondo nazionale per le politiche sociali da destinare alle Regioni e l’immediata revoca del decreto del Commissaro ad Acta”.