Sarà Alessandro Bertante a completare la IV edizione del Premio Letterario Città di Rieti – Centro d’Italia. L’autore del quinto libro finalista (Nina dei lupi, Marsilio) sarà a Rieti venerdì 16 marzo alle 17.30, all’Auditorium Varrone in via Terenzio Varrone 57.
Dopo Dario Franceschini, Arnaldo Colasanti, Francesco Fioretti e Daniele Bondi, i lettori-giurati e gli appassionati di narrativa incontreranno lo scrittore e docente alla Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, nonché condirettore artistico del Festival letterario Officina Italia, che con il suo ultimo romanzo è stato selezionato anche tra i dodici volumi che si sono contesi l’edizione 2011 del Premio Strega.
Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969, da sempre vive a Milano. Nel 2000 ha pubblicato il romanzo Malavida (Leoncavallo Libri), nel 2003 ha curato per la Piemme la raccolta di racconti 10 storie per la pace, nel 2005 è uscito il saggio Re Nudo (nda Press), nel 2007 il saggio Contro il ’68 (Agenzia x), nel 2008 il romanzo Al Diavul (Marsilio), vincitore del Premio Chianti e del Premio città di Bobbio. Insegna alla naba ed è condirettore artistico del festival letterario Officina Italia.
Il premio letterario Città di Rieti Centro d’Italia – concorso organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rieti e dalla Biblioteca Paroniana, in collaborazione con la Fondazione Varrone, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Consiglio Regionale del Lazio, la Provincia di Rieti e la Camera di Commercio – vuole consacrare ogni anno un testo letterario edito (stavolta il periodo di riferimento è dal 1° gennaio 2010 al 31 maggio 2011) particolarmente significativo nell’ambito della letteratura italiana contemporanea scelto tra cinque finalisti. Le cinque opere sono state affidate a una giuria di 150 lettori, scelti in un campione rappresentativo della popolazione reatina.
La premiazione avverrà nel pomeriggio di domenica 15 aprile 2012 presso il Teatro Flavio Vespasiano. Durante lo spoglio delle schede è prevista la lettura di alcune pagine dei libri finalisti.
Il romanzo di Bertante
Il cielo muta di colore. Ogni mattina macchie viola e rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio c’è il ruscello e oltre ancora ci sono i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi madre e padre durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni a Piedimulo.
Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Affiancata da personaggi leggendari, Nina sarà costretta a crescere in fretta, affrontando un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana. torna Alessandro Bertante con una storia di terra e ghiaccio, magia e spirito, che regola i conti con la modernità rinnovandone l’immaginario apocalittico.