PRECARI, GUNNELLA CISL FP: APERTURA ALLE FORZE SOCIALI E NON SCAPPATOIE DI TIPO RAGIONIERISTICO

Comune di Rieti

Si percepisce in questi giorni una diffusa rassegnazione circa l’ineluttabilità del licenziamento (o, meglio, del mancato rinnovo dei contratti) di centinaia di lavoratori variamente impiegati al Comune di Rieti. E’ una lettura della realtà che non ci piace e non ci convince e contro la quale intendiamo mobilitarci, invitando tutti ad un serio esercizio di buona volontà.

Sicuramente lo stato delle casse comunali versa in una situazione difficilissima, ma non è con queste misure che l’Amministrazione appena eletta può pensare di risollevare i conti e dare una risposta alle tante istanze che provengono dalla Città. Cancellare con un tratto di penna centinaia di lavoratori può essere infatti politicamente comodo ma è socialmente inaccettabile.

Se anche la passata gestione del personale non è stata in linea con le normative di settore, il rinnovamento dei comportamenti che si richiede al nuovo Sindaco e alla Giunta che lo affiancherà non è certamente quello di tagliare posti di lavoro in maniera cieca e indiscriminata. Come Cisl Fp continuiamo infatti a ritenere che sia preferibile che le persone lavorino e portino in famiglia un reddito guadagnato in maniera onesta, piuttosto che vengano mandate a casa dalla mattina alla sera facendo scontare responsabilità che certo non appartengono loro.

Siamo altresì convinti che esistano tante poste sulle quali poter incidere in maniera seria ed efficace, prima di privare del primario diritto al lavoro centinaia di persone. Per questo chiediamo con la massima forza e fermezza che la nuova Amministrazione comunale affronti il problema dei c.d. “precari” con uno spirito positivo e costruttivo e non con l’atteggiamento dei “tagliatori di teste”.

La Città ne ha un estremo bisogno e la massiccia investitura popolare ricevuta dal neo Sindaco Petrangeli, al quale rinnoviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, dovrà essere il miglior viatico verso atteggiamenti di apertura alle forze sociali che superino facili scappatoie di stampo grettamente ragionieristico.