“Passate le feste, i reatini attendevano la fine dei lavori al Ponte Turano e al sottopasso della ferrovia di via Velinia dopo aver sofferto a lungo caos e disagi alla viabilità a causa dei cantieri. Il termine dei lavori era stato annunciato per l’inizio di Gennaio 2025 direttamente dal sindaco Sinibaldi, ribadito in occasione del sopralluogo da lui svolto nello scorso Settembre, a seguito del quale aveva dato ampie rassicurazioni sul rispetto del cronoprogramma. Invece il reale stato di avanzamento dei lavori è sotto gli occhi di tutti, l’area del sottopasso è interamente occupata da un enorme acquitrino, mentre il ponte Turano è ben lontano dal vedere completata la infrastruttura, al termine della quale ANAS richiede addirittura ulteriori 2 mesi per eliminare del tutto la presenza del cantiere dall’area. Ai tempi ancora da impiegare, si devono sommare gli ulteriori 70 giorni trascorsi, nella scorsa primavera, dalla chiusura del Ponte Turano senza che fosse svolta alcuna attività di cantiere.
La situazione è imbarazzante al punto da far perdere la pazienza al consigliere comunale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Carrozzoni (evidentemente non supportato dallo staff comunicazione del Sindaco) che alle numerose e legittime rimostranze manifestate dei cittadini sulle pagine social dei giornali on line, ben pensa di rispondere con espressioni di ironia e dileggio difendendo acriticamente l’operato di ANAS e tacendo sul mancato rispetto di termini di esecuzione riferiti dal Sindaco. Per NOME Officina Politica silenzi od ironie sullo stato dei due cantieri, rappresentano atteggiamenti non tollerabili da parte di rappresentanti istituzionali o politici. Chiediamo pertanto al Sindaco di Rieti, che più volte si è mostrato “difensore d’ufficio” dell’operato di ANAS piuttosto che degli interessi dei cittadini, di riferire pubblicamente in merito allo stato di avanzamento delle opere previste, e di fornire una realistica indicazione della data di restituzione della viabilità alla Città di Rieti”.
Così nella nota NOME Officina Politica