POLLASTRELLI, PD: BLOCCO DEGLI INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO, IN UN BUCO NERO LE AZIENDE DEL SETTORE

Pollastrelli, Vice segretario e responsabile sviluppo PD Rieti

È di questi giorni la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto sulle energie rinnovabili, e immediatamente l’intero mercato, specialmente quello del fotovoltaico, entra nel panico. Cerchiamo di spiegare il perché.

Questo decreto getta nel panico l’intero settore perché fissa al 31 maggio la fine delle politiche di incentivi; questo significa non permettere la conclusione di progetti già in corso e precludere l’inizio di nuovi impianti, tagliando di fatto le gambe alla domanda sempre crescente in questo settore. Ancor più grave è il taglio retroattivo che incide anche sul precedente provvedimento del conto energia di agosto, che permetteva di accedere agli incentivi fino al 31 dicembre 2013. A ciò va aggiunto il taglio all’incentivo per gli impianti rimanenti, che si riduce del 14%, da a 34,6 a 30,3 centesimi per chilowattora.

Tutto questo in un quadro in cui, noi del PD, siamo di certo consapevoli che se da una parte va regolato il sistema degli incentivi per evitare il crearsi di bolle speculative, puramente finanziarie, dall’altra deve esserci la volontà politica di fare in modo che la crescita italiana si agganci al treno dell’energia pulita, un treno che era stato anche nel nostro paese uno dei pochi motori a tirare la pur debole ripresa del dopo-crisi e che ha permesso l’occupazione di molti lavoratori, specialmente giovani, e l’investimento di importanti risorse. Quali sono quindi le conseguenze dell’approvazione di questo decreto?

Se nell’intero territorio nazionale si parla di circa 150mila lavoratori a rischio, di migliaia di piccole e medie imprese specializzate nel settore che si troveranno in un buco nero, nel nostro territorio, provato già da una situazione difficile sul piano dello sviluppo economico, tale provvedimento rappresenterebbe l’ennesimo colpo di grazia per tante famiglie della provincia di Rieti e in special modo del capoluogo.

Solo la Solsonica risponde mettendo in cassa integrazione 200 lavoratori, creando pesanti ripercussioni sull’indotto che si era andato a creare intorno a tale realtà, e ci sono poi moltissime piccole imprese fatte perlopiù da giovani che andrebbero a scomparire, non trovando più alcuno sbocco di mercato.

Il Partito Democratico sente il dovere di schierarsi senza equivoci dalla parte dei cittadini, dei lavoratori del settore, delle imprese e dell’ambiente, denunciando la miopia del governo italiano che, invece di investire su un settore come quello delle energie rinnovabili decide di sposare con un ritardo di decenni il progetto nucleare, che recentissimamente in Giappone ha presentato criticità e pericoli di portata gigantesca.

Stare dalla parte giusta quindi, non solo a parole ma anche con i fatti; se a livello nazionale il nostro partito ha già presentato una mozione a tale decreto con primo firmatario il capogruppo Dario Franceschini, a livello locale ci schieriamo al fianco dei lavoratori, delle imprese e dei cittadini che credono in questo tipo di sviluppo, assicurando il massimo sostegno possibile anche attraverso l’operato delle istituzioni da noi governate che già in passato hanno dimostrato, con i fatti, di credere in questo settore.