«Carlo Calenda me lo ricordo per un intervento in cui mostrò tutta la sua competenza. Era il 13 agosto del 2017. E da ministro dello Sviluppo economico parlava a ruota libera della zona urbana franca senza aver nemmeno compreso l’argomento. Non essendogli bastato lo scivolone, oggi torna a chiamare in causa Amatrice usandola come aggettivo dispregiativo.
Amatrice oggi è un simbolo perché ha avuto la solidarietà dell’intero popolo italiano. Loro continuano a non capire questo: il popolo e la sua volontà vanno ascoltati, non disprezzati. E comunque meglio sostituire le istituzioni con “putinismi alla amatriciana” che tenersi la “puttanesca” degli ultimi anni.»
Questa la risposta di Sergio Pirozzi all’intervista di Carlo Calenda di oggi sul Corriere della sera , consigliere regionale e Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio.