Voglio innanzitutto ringraziare quanti stanno scrivendo e parlando del 1° Maggio rompendo in qualche modo il muro di silenzio che ormai da anni impedisce al “Lavoro” di essere al centro del dibattito politico e sociale nel nostro paese, se ne scrive e parla molto come fatti di cronaca quando gesti disperati di singoli o gruppi di lavoratori richiamano i mezzi di informazione.
Le condizioni in cui vive il Lavoro non sono degne di un paese civile e sviluppato come l’Italia, tanto per essere chiari.
Si può non condividere la linea e le iniziative della Cgil da anni ormai impegnata , spesso da sola, ad arginare una deriva fatta di continui attacchi al Diritto al Lavoro e ai Diritti nel Lavoro. Però non credo che ciò possa essere classificato come “ una triste e disperata marcia di quello che resta dei lavoratori…..” oppure come “ triste rituale…”.
Quest’anno
Non “cerimoniali” dunque ma questioni concrete, serie, che indicano un Progetto Paese alternativo a quello oggi vigente.
Ed anche il concerto musicale a Piazza San Giovanni si conferma come uno dei pochi spazi dedicati innanzitutto ai Giovani che sono il nostro futuro, che hanno diritto ad un avvenire migliore fatto anche dello stare insieme, del divertirsi e godere della piazza ascoltando musica. Si,
Purtroppo ci sono anche i “rituali”. Io penso che vadano però individuati in quegli atteggiamenti che, nell’Italia del 2010 , provano a ricacciare indietro il cammino dei Diritti e in quelle politiche che mirano a cancellare spazi di democrazia, di libertà e di dignità della classe lavoratrice. La cassa Integrazione, i Licenziamenti,
Anche nel nostro territorio il 1° Maggio alcuni grandi esercizi commerciali hanno chiesto ai dipendenti di lavorare. Il Sindacato non ha concordato deroghe ma nessun dipendente riuscirà a sottrarsi perché l’invito delle proprietà ha il sapore del ricatto. Solo il sindacato e
Anche noi siamo però amareggiati perché come per il 25 Aprile anche per il 1° Maggio non siamo riusciti a convincere gli altri ad una iniziativa unitaria e provinciale.
Viva il 1° Maggio.