PIETRANTONI CGIL: NOMINA VERTICI ASL SENZA CADERE NELLE "TRAPPOLE" DELLE LOBBY

Tonino Pietrantoni

Alcune recenti prese di posizione, le notizie sul balletto delle nomine e relative pressioni ma anche le ultime “ricerche statistiche” non fanno bene al sistema sanitario provinciale.

Per questo ribadiamo la richiesta alla Presidente Polverini di deliberare immediatamente la nomina dei vertici della Asl di Rieti. Continuiamo a pensare che i nominati debbano essere persone preparate, del territorio, intenzionate ad operare con trasparenza ed imparzialità e che sappiano aprire un confronto serio e concreto con gli operatori e con  tutto il territorio nelle sue rappresentanze istituzionali e sociali. Anche in questi giorni emergono proposte più pensate per la Sanità del proprio Comune che per tutta la provincia. A tale riguardo consigliamo a tutti di leggre l’accordo che firmammo nel 2008 con l’on. Montino.

Senza cadere nelle “trappole” delle varie lobby ed anzi in netto contrasto con le stesse. Se così sarà il nostro impegno e la nostra collaborazione saranno totali.
La  sanità territoriale, con le sue criticità ma anche con le eccellenze e potenzialità, dovrà trovare una nuova missione che garantisca davvero il diritto alla salute in ogni angolo provinciale e dovrà essere difesa dalla ricadute negative che le politiche nazionali e regionali procureranno se non corrette e adeguate alla realtà.

Occorrerà ristabilire la verità rispetto alle recenti statistiche che non prendono minimamente in considerazione non solo il disagio degli operatori, ormai soggetti a ritmi di lavoro e turnazioni massacranti, degli utenti in generale e della popolazione anziana in particolare così come della necessaria e irrinunciabile presenza di strutture ospedaliere minori (es. Amatrice e Magliano). Così come non viene per niente valutato il fatto che a Rieti non esiste la sanità privata ( quella integrativa e non quella sostitutiva del pubblico come purtroppo ci tocca leggere in alcune dichiarazioni di autorevoli esponenti di partito ai quali chiediamo sempre di riflettere bene prima di esternalizzare proposte).

Lo diciamo perché se davvero si avessero a cuore le prestazioni all’utenza non si potrebbe non considerare e misurare il complesso delle prestazioni erogate dal pubblico e dal privato. Allora si scoprirebbe che, come noi diciamo, la Provincia di Rieti risulterebbe non prima nella percentuale di operatori/abitanti (tra l’altro 159.000 e non 153.000), ma ultima nel rapporto prestazioni all’utenza/abitanti.

Il lavoro da fare in concreto è davvero tanto e faticoso e se davvero si vorrà cominciare non ci sarà tempo per nessuno di tentare di accreditarsi quale referente dei futuri vertici nel tentativo, ci dicono gli operatori, di indirizzare anche le scelte di appartenenza sindacale. Il ruolo del Sindacato è ben altro .