Venerdì 12 febbraio alle 17.30 Pierluigi Panza incontrerà all’Auditorium Varrone la giuria del Premio Letterario Città di Rieti – Centro d’Italia e gli appassionati di letteratura che di certo non mancheranno alla presentazione del libro “La Croce e la Sfinge” (Bompiani).
Terzo dei cinque finalisti della II edizione del concorso (insieme a Melania G. Mazzucco, Christian Frascella, Cinzia Tani e Marco Vichi) Panza conferma l’alto valore degli autori selezionati dallo staff presieduto dall’assessore ai Beni Culturali Gianfranco Formichetti: il giornalista del Corriere della Sera e docente universitario, figura infatti tra i finalisti del Premio Campiello 2009.
Prima del faccia a faccia con la platea di lettori, come sempre è prevista la lettura di un brano dell’opera che narra “la vita scellerata di Giovan Battista Piranesi”.
Si ricorda che il vincitore del Premio sarà decretato nella serata finale prevista domenica 23 maggio, in base alle preferenze espresse dai 150 lettori componenti la giuria.
Note sull’autore
Pierluigi Panza è giornalista del “Corriere della Sera” e docente universitario. Si occupa di Beni culturali e ha pubblicato saggi di storia dell’arte e di estetica, in particolare sul Settecento italiano. Ha curato un’edizione critica degli scritti di Piranesi (SugarCo) e un volume su un suo manoscritto conservato a New York (Guerini). Ha scritto due romanzi: Italiani all’opera (Skirà, 2005) e Il digiuno dell’anima (Bompiani, 2007). Panza ha conseguito due lauree e un dottorato di ricerca. Giornalista professionista dal 1995, lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di cultura. Dai primi anni Novanta svolge attività didattica come professore a contratto in diverse università.
E’ autore e curatore di molti libri e pubblicazioni scientifiche, tra le quali “
Tiene conferenze, seminari è ospite di programmi televisivi e membro di varie associazioni. Ha pubblicato un saggio su Marguerite Duras e due romanzi,
"La croce e la sfinge. Vita scellerata di Giovan Battista Piranesi"
“La sua era una rivolta: voleva sposare arte e libertà, una pazzia.”
Giovan Battista Piranesi: incisore, scenografo, antiquario, ma prima di tutto, come venne definito dai suoi molti oppositori e rivali, “architetto scellerato”.
La croce e la sfinge racconta la vita di questo artista d’eccezione e dei suoi figli, la sua storia ribelle e avventurosa, che inizia a Venezia, per proseguire nella Roma delle rovine; la storia di un uomo le cui idee rivoluzionarie suscitano scandalo, così come il legame con la potente famiglia di Papa Rezzonico, che pensa di usarlo per i propri scopi politici. Ma questi sono solo alcuni dei tanti azzardi che caratterizzano l’esistenza di un irregolare dell’arte e del pensiero, che nel progetto di restauro della chiesa di San Giovanni in Laterano e nella costruzione della chiesa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino si avvicina sempre più ai simboli dei crociati e alla mitologia dei templari, un amore tossico che aliena sempre più a Piranesi le simpatie dei vertici ecclesiastici.
Pierluigi Panza profonde in questa grande avventura il rigore del saggista e dell’erudito, ma, prima ancora, la capacità del narratore di immergersi nella materia infuocata di un’esistenza fuori dalle regole e di elevarla a simbolo di un’intera epoca: il Settecento dei misteri, degli oscuri simboli esoterici e dei poteri occulti che scuotevano le certezze del secolo dei Lumi e minacciavano la Chiesa.
Il libro, finalista al Premio Campiello 2009, è arricchito da documenti inediti e riproduzioni delle incisioni di Giovanni Piranesi.
“Italiani all’opera. Casti, Salieri, da Ponte, Mozart… Un intrigo alla corte di Vienna” (Skira) e "Il digiuno dell’anima" (Bompiani)Antichità e restauro nell’Italia del Settecento” (1990), “Leon Battista Alberti: filosofia e teoria dell’arte” (1993), “Piranesi architetto” (1999) ed “Estetica, tempo e progetto” (2002).