PICCOLE E MEDIE IMPRESE, ARRIVANO I FONDI ANCHE PER LA PROVINCIA DI RIETI

Motopala

Lunedì 15 novembre sarà presentato ufficialmente, alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti il fondo di investimento per le piccole e medie imprese.

Il fondo, risponde alle richieste di credito da parte delle Pmi, e riguarda particolarmente i territori deboli quali la Provincia reatina.
Il fondo prevede una dotazione iniziale di 1,2 miliardi di euro.

Il progetto, sostiene l’economia reale, dal secondo trimestre di quest’anno, infatti, le piccole e medie imprese sono tornate a bussare alla porta delle banche, perché, soprattutto in questo momento, la liquidità è la chiave per il rilancio.
Per la prima volta da un anno a questa parte, a settembre i prestiti hanno segnato valore positivo: + 0,4 per cento. Non è un caso, quindi, che il Fondo sia nato proprio per spingere le aziende a diventare più grandi e competitive.

Secondo i dati della Banca d’Italia, il progetto segue la congiuntura positiva della situazione del credito italiano nell’ultimo anno. Ad agosto, solo per fare un esempio, la variazione annua è tornata ad un aumento dell’1,2 per cento: nel totale, tiene la crescita dei prestiti alle famiglie consumatrici, mai scesa sotto lo zero dalla recessione ad oggi. Il recupero del credito si accompagna ad una graduale ripresa dell’economia, con già qualche segno di ripresa.

La produzione industriale è salita in agosto al di sopra del 13 per cento, rispetto ai minimi storici della fase più difficile della crisi. Nei primi otto mesi del 2010 le esportazioni hanno segnato una crescita del 14 per cento e anche gli investimenti delle imprese hanno registrato importanti rialzi.
Riguardo le Pmi, la migliore performance dei crediti alle piccole imprese è dovuta soprattutto ad un opera di sostegno dal lato dell’offerta.

Tra i vari interventi messi in campo dal governo Berlusconi vanno ricordati: l’ampliamento delle risorse e l’estensione delle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Centrale di Garanzia, attivo presso il ministero dello Sviluppo economico, e i nuovi finanziamenti da parte della Cassa Depositi e Prestiti.
L’esecutivo, nonostante le difficoltà interne e la crisi internazionale, non è stato immobile, anzi, si è dimostrato attivo e dinamico.