Piccinonna: “Il Dio che viene a noi in mille modi, oggi sui barconi, che viene come richiesta di perdono che fine fa?”

Di seguito il pensiro della domenica del vescovo di Rieti, monsignor Vito Piccinonna: “Il Profeta, il Nazareno e l’Apostolo non possono tacere la Parola. L’hanno ascoltata e non possono trattenerla né addomesticarla. Devono annunciarla tutta, per intero. Il Nazareno è addirittura la Parola fatta carne: Edizione Straordinaria! Parola gridata nella carne di un uomo, fino alla Croce. E oltre. Parola che attraversa le vie e le vite della Palestina. Parola che dà vita e speranza e che perciò deve giungere fino ai confini estremi della terra, sulla soglia di ogni coscienza e cuore. Parola che anche quando sarà crocifissa sarà viva e continuerà ad essere scomoda. I primi tentati di rifiutarla? Coloro che pensano di possederla, di addomesticarla, fino, a volte, ad imbavagliarla.

Parola che provoca a chiedermi: “Oggi come sto zittendo la Parola, come la sto scartando dalla mia vita?” Il Dio che viene a noi in mille modi, oggi sui barconi, che viene come richiesta di perdono, di comunione, di unità, che fine fa? Lasciamoci crocifiggere tutti dalla Parola. Lasciamo stare per un attimo le risposte politiche, i colori delle maglie, gli slogan, le frasi fatte. Devo dire con la vita da che parte sto. È un appello con risposta irrimandabile.Spero che la Parola non si meravigli anche della mia e nostra incredulità.Buona Domenica a tutti”. Don Vito Piccinonna