Fa ridere, sia chiaro, il sorriso è amaro, il comunicato stampa inviato mercoledì 9 novembre dall’assessorato alla Protezione Civile del Comune di Rieti, gestito dall’assessore Alessandro Mezzetti, e rivolto alla stampa e alla cittadinanza, nello specifico a quella di Casette.
Tale comunicato riporta il seguente contenuto: “Venerdì 11 novembre alle 17, presso l’ex scuola della frazione di Casette, si terrà il primo incontro programmato dall’assessorato alla Protezione Civile del Comune di Rieti per illustrare ai cittadini il Piano Comunale di Protezione Civile approvato nel 2013. In questa occasione sarà consegnato a tutti i residenti della frazione anche un opuscolo informativo con indicazioni su come comportarsi in caso di emergenza.”
Ma come? L’assessore Mezzetti organizza un incontro con la cittadinanza per informarla su come comportarsi in caso di emergenza e per illustrare il Piano Comunale di Protezione Civile l’11 novembre 2016? Dopo che il terremoto ha causato danni e morti anche nella nostra provincia? L’assessore Mezzetti lo sa che prevenzione significa anticipare un qualcosa?
Sono anni che la popolazione e una parte degli addetti ai lavori chiedono informazioni, delucidazioni, non solo per come comportarsi in un eventuale terremoto, ma anche per sapere se i lavori che necessitano gli argini del fiume Velino siano stati fatti o meno, in modo da evitare esondazioni, o per come comportarsi in caso di altre calamità naturali. Eppure poco o niente è stato fatto per dare certezze e rassicurare i reatini.
Non può essere un librettino consegnato nelle buche della posta a far dormire sonni sereni e con l’anima in pace un assessore alla Protezione Civile, con l’assoluta certezza che tutti abbiano recepito. E non basta neanche la pubblicazione del Piano di Protezione Civile nel sito istituzionale del Comune di Rieti nè rilasciare una, due o tre inteviste. Prevenire significa anticipare, non seguire un evento catastrofico. L’assessore alla Protezione Civile dovrebbe informare i cittadini costantemente e non semplicemente attivare la sala COI se piove un pò più intensamente.
La cittadinanza ha bisogno di un assessore, non di un consegna opuscoli casa per casa!
Il comunicato inviato dall’assessorato di Mezzetti fa ridere perchè sembra voler mettere una pezza in un buco che continua ad allargarsi. Sembra una presa in giro per i cittadini, gli stessi ai quali il prossimo 11 novembre verrà illustrato il Piano Comunale di Protezione Civile approvato nel 2013, ma sempre gli stessi che lo scorso 24 ottobre non sapevano neanche quali fossero i punti di raccolta a Rieti in caso di evacuazione dalle abitazioni causa terremoto.
Ed è stato proprio questo giornale d’informazione indipendente, Rietinvetrina, sei giorni prima della fortissima scossa del 30 ottobre, a prendere l’iniziativa e ad informare i cittadini su quali fossero i punti di ritrovo (LEGGI). E lo ha fatto perchè ha creduto necessario informare la popolazione in un momento di forte paura e confusione. L’assessore Mezzetti nè dopo il 24 agosto, nè dopo le successive oscillazioni, nè dopo le tre scosse con epicentro Rieti ha informato la cittadinanza su tali punti di ritrovo! E ci dovremmo sentire sicuri con un assessore così perspicace?
Il comunicato prosegue così: “La prevenzione e la conoscenza sono fondamentali – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Alessandro Mezzetti – per questo avevamo da tempo programmato questa serie di incontri mirati a far conoscere il Piano comunale di Protezione Civile a tutti i cittadini, come primi attori coinvolti in un sistema di prevenzione integrata. Il percorso individuato nel 2013, con l’approvazione del Piano e la conseguente costituzione del Coi, trova applicazione e va diffuso a tutti i livelli. Sarà il primo di una lunga serie di incontri che si terranno in tutti i quartieri e in tutte le frazioni per far conoscere il lavoro che l’Amministrazione comunale ha intrapreso dal 2013. Nel mese di maggio, al termine degli incontri, effettueremo una prova di evacuazione cittadina”.
Quindi ci sono voluti ben tre anni per programmare gli incontri. In tre anni si sarebbero potute verificare decine di calamità naturali di grossa portata, in questi tre anni, prima del prossimo 11 novembre 2016, si è verificato un violento terremoto, che ha causato quasi 300 morti, che ha costretto a dichiarare inagibili edifici pubblici e privati, che ha gettato nel panico intere famiglie, che ha costretto a chiudere le scuole, che ha fatto dormire in macchina al freddo migliaia di reatini e che ancora oggi fa balzare dalle poltrone le persone.
Sembra una barzelletta, invece purtroppo è la realtà di un meccanismo che sembra essere inceppato da troppo tempo, un meccanismo che non ha il suo meccanico pronto ad aggiustarlo, oliarlo, rinforzarlo. I pistoni si muovono sgangherati, fanno tanto rumore senza funzionare. E i cittadini aspettano risposte.
Con questi incontri che sono stati organizzati il lungo letargo dell’assessore Mezzetti sembrerebbe essere momentaneamente terminato, o forse lo stesso Mezzetti sta cambiando solo posizione sul giaciglio nel quale dorme.