Piana Reatina, rintrodotta IMU sui terreni agricoli

Piana reatina

Ci sentivamo cittadini di serie “b”, ma prendiamo coscienza di essere considerati in una serie ancora minore. Dopo incontri e colloqui con l’amministrazione comunale, che all’apparenza sembra ben disposta ad ascoltare le richieste dei residenti della Piana Reatina, con i recenti provvedimenti evidenzia più un sottile comportamento da campagna elettorale piuttosto che interesse vero e proprio per i cittadini.
Dall’inesistenza totale dei servizi essenziali quali rete gas, impianto fognante e impianto di illuminazione, al gravissimo dissesto idrogeologico per il quale gli ultimi interventi risalgono al 2010, nonché il generale degrado ambientale. Il tutto riconducibile ad un totale abbandono da parte delle istituzioni.
In questo quadro l’amministrazione comunale, in assoluto silenzio così come le forze di opposizione, dà un suo determinante contributo all’ultimo colpo di grazia per l’intero territorio e per i proprietari. a cosa ci riferiamo? Alla rintroduzione dell’Imu sui terreni agricoli.
Il territorio comunale era considerato totalmente montano fino al 2015 e pertanto esentato dal pagamento IMU per i terreni agricoli.
La variante introdotta da gennaio 2016, che non è stata resa nota ai proprietari ma conosciuta in modo casuale in prossimità della scadenza, considera il territorio parzialmente montano e rintroduce di fatto il pagamento dell’Imu e il provvedimento interessa principalmente la piana reatina.
Ulteriore aggravio di tasse su un territorio dove già insiste la tassa di bonifica, ingiusta ed incomprensibile, della quale non si evince nessun beneficio per il territorio, tassa che non viene pagata da tutti i residenti/proprietari.
I cittadini si aspettavano non un ritorno di vecchie tasse ma, come da promesse, concreti e sostanziali interventi per un miglioramento della qualità della vita, nonché come necessaria spinta per uno sviluppo e una valorizzazione sostenibile del territorio.
I cittadini della piana sono stanchi di essere supertassati e non avere i servizi essenziali.