In relazione al comunicato emesso dalla ASM Spa sulla questione del mancato avvio della raccolta differenziata "porta a porta" rileviamo ancora una volta come le nostre preoccupazioni circa una mai sopita opposizione dell’Azienda alla raccolta differenzita "porta a porta" fossero e siano particolarmente fondate se è vero come è vero che anche nel comunicato di sui sopra si dice chiaramente che il "porta a porta" non va realizzato perchè costerebbe troppo.
La verità è che l’unica forma di raccolta differenziata che può raggiungere risultati dignitosi in termini di riciclaggio è quella "porta a porta" in quanto la raccolta differenziata stradale non ha mai portato neanche al 10% di rifiuti differenziati.
Per questo semplice motivo la raccolta differenziata è "porta a porta" oppure non è.
Evidentemente l’ Azienda è contraria al porta a porta perchè non vuole che si faccia seriamente la raccolta differenziata, sulla quale non intende neanche investire.
Invece di pensare a come costruire un sistema economico "a valle" della raccolta differenziata, per rendere il riciclaggio dei rifiuti un occasione di sviluppo e di realizzazione di nuovi posti di lavoro si cerca di compromettere una scelta tanto necessaria quanto non più rinviabile.
Il punto però è un altro: l’Azienda ed i suoi attuali vertici dovrebbero avere maggiore rispetto del Comune di Rieti e del suo Consiglio comunale che ha
scelto all’unanimità di avviare il progetto pilota della raccolta differenziata porta a porta per poi poterla avviare su tutto il territorio comunale.
Il Consiglio comunale ha discusso e deciso e l’Azienda, che è titolare del contratto di servizio sull’igiene urbana, ne dovrebbe essere il braccio operativo e non un soggetto che ne sta ostacolando i propositi.
Così almeno dovrebbe essere per un Ente ancora controllato dal Comune di Rieti che ne detiene il 62% delle azioni.Oppure l’Ente pubblico non conta più niente?
Ebbene si, anche questi sono i danni della privatizzazione delle Aziende pubbliche.