PETRANGELI, ANGELUCCI, BIANCHINI SUL CASO DEGLI SMS DI ARAGONA

Cellulare

Da una persona avveduta e rispettosa delle regole quale è Enrico Aragona – dichiara in una nota il candidato Sindaco Petrangeli – ci saremmo aspettati che la richiesta di addebito per l’uso personale del cellulare di servizio fosse stata almeno protocollata dagli uffici comunali, come del resto sono obbligati a fare i semplici cittadini per ogni loro singola comunicazione al Comune.

Una premura questa che avrebbe sgombrato il campo da ogni malinteso ed evitato a qualche malizioso di pensare che la richiesta non abbia seguìto l’iter normale o ancor peggio che sia stata prodotta solo in seguito all’esplosione del caso.

Anche se superfluo – conclude Petrangeli – ci preme ricordare che l’operato di tutti i dirigenti delle pubbliche amministrazioni, nessuno escluso, e ancor di più i pubblici ufficiali, deve essere improntato al solo interesse dei cittadini con imparzialità e al di sopra delle parti.

A chiedere le dimissioni del Comandante Aragona è anche il candidato Sindaco Angelucci, dopo lo scandalo dei varchi spenti ZTL e SMS pro-Perelli, al Comandante si chiede un atto di responsabilità, non dimostrando più ormai il suo valore super-partes, così come dovrebbe essere per un pubblico ufficiale.

"Ad Aragona questo si chiede" commenta Angelucci "o di fare pubblica ammenda per aver platealmente preso le parti di un candidato Sindaco o se non vuole rinunciare alla possibilità di patteggiare per Perelli, di dimettersi, non scordando che soprattutto in campagna elettorale è chiamato ad un ruolo di controllo, che ad oggi, viste le sue posizioni, non riuscirebbe a garantire con la dovuta imparzialità".


Interviene sugli SMS inviati dal Comandante della Polizia Municipale anche il segretario generale SILP per la CGIL Lazio Bianchini: i
l non rispetto delle regole e la crisi della legalità, a Rieti è sotto gli occhi di tutti ed è visibile anche ad occhio nudo, almeno per “chi ha occhi per vedere”.

Il rispetto delle regole e il concetto di legalità, non può che trovare collocazione naturale all’interno del “patrimonio culturale” di ogni società e soprattutto tra chi amministra una città o svolge un ruolo Istituzionale. Per questo, chiediamo al Comandante della Polizia Municipale di Rieti, Dr. Aragona, dopo gli ultimi fatti, che si dimetta dall’incarico.

Nessuno impedisce al Dr.Aragona di fare politica attiva, – conclude Bianchini – ma sa benissimo che per fare tutto ciò, occupando un ruolo Istituzionale, o ci si dimette o si va in aspettativa, perché nella migliore delle ipotesi, se questo non succede si può pensare che si è di parte. Non è la prima volta che il comandante Aragona, è al centro di polemiche politiche e non, ed è strano che alti poteri conferiti non intervengano.

Noi siamo certi, che il Dr.Aragona se si candidasse sarebbe un ottimo politico, ma faccia una scelta chiara, dica ai cittadini da che parte sta, nel ruolo che svolge è importante che tutti sappiano, e si sentano garantiti nella stessa misura.