Non è certo nostra intenzione mettere in dubbio la “libertà di petizione” di chicchessia e quindi nulla abbiamo a che ridire sulle 2.500 e più firme raccolte su change.org per “interrogare la Regione Lazio sulla concessione di una area a disposizione di un imprenditore locale” e cioè il titolare del John Silver Wine Bar e l’utilizzo della terrazza esterna sulla riva del fiume Velino.
Di queste attività, che arrichiscono la nostra città (ed anche le rive del fiume Velino), ne servirebbero moltissime e siamo solidali con il John Silver e l’imprenditoria privata in genere.
Quando però si viene poi a sapere che sono oltre 6.000 le firme raggiunte dall’iniziativa del Coordinamento Reatino per il Diritto alla Salute e Politiche Sociali a tutela dell’ospedale de Lellis e contro il suo declassamento funzionale, allora i conti non tornano.
Perchè sui circa complessivi 9mila firmatari, il rapporto è soltanto di uno a tre: una persona firma a favore dell’iniziativa privata, mentre (soltanto) tre partecipano a favore del nosocomio reatino. Quando si dice che questa è una città “strana”…