Perotti (Presidente Comitato Piana): “Sindaco batta un colpo e affronti criticità del territorio”

“Dalle voci raccolte tra i residenti in questi ultimi giorni sono riemersi in tutta la loro drammaticità i problemi con i quali le persone che risiedono nella Piana reatina fanno i conti tutti i giorni: strade strette e dissestate, illuminazione pubblica pressoché inesistente, pessimo servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Problemi non nuovi per questo territorio ma che le istituzioni continuano, non sappiamo per quale motivo, a ignorare da quasi trent’anni”. Lo dice Antonio Perotti, presidente del Comitato della Piana Reatina, che nei giorni scorsi ha avuto incontri e colloqui con i cittadini residenti in questo angolo di territorio.

“Nonostante il nostro Comitato segnali ripetutamente alle istituzioni le tante difficoltà quotidiane – dice Perotti – la speranza di vederle risolte restano tali, perché nella Piana le lancette del tempo sono ormai ferme al secolo scorso. Ci piacerebbe sapere dal Sindaco Sinibaldi se questa inattività è frutto di una scelta politica ponderata oppure se è da ascrivere esclusivamente alla farraginosa macchina amministrativa. Una cosa però emerge con chiarezza: se il sindaco ha davvero scelto per questo territorio la cristallizzazione dei problemi, la strada che ha intrapreso è quella giusta; ma se invece vuole impegnarsi per modificare lo status quo che mortifica i residenti, allora deve necessariamente invertire la rotta. E lo deve fare al più presto.

Vorremmo discutere con il Sindaco di miglioramento e implementazione dei servizi pubblici nella Piana reatina, perché crediamo fermamente nel dialogo e nel confronto – conclude Perotti – Siamo però ancora in attesa che ci convochi per affrontare anche un’altra tra le tante criticità dell’area, ovvero la realizzazione di una rete fognaria in questo quadrante della città. Ad oggi purtroppo constatiamo che dopo una primissima fase di attenzione, almeno a parole, ogni discorso si è arenato. Le uniche novità che appaiono all’orizzonte per la Piana non sono strade più sicure, fogne, illuminazione pubblica, ma un progetto ambientalmente devastante di pannelli fotovoltaici, che  se venisse realizzato produrrebbe un consumo di suolo inaccettabile in un’area di pregio, a due passi dalla riserva naturale regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile”.