Per una canzone la NPC minacciata da una frangia di tifosi

Presidente Cattani e tifosi alle strette. Tutto per “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, canzone che se imposta perde fortemente il suo senso di libertà.
Un brano pietra dello scandalo. I tifosi che la vogliono a tutti costi prima di ogni match casalingo e la società che invece ritiene non sia necessaria.
Qui le minacce da parte di una frangia della tifoseria,  minacce davvero fuori luogo. Il tutto in un momento fondamentale per la squadra.
“Sono il presidente della NPC Rieti e non prendo neanche in considerazione che alcune persone ci minaccino,  nè come dirigenza né come società, è inaccettabile.” Ha dichiarato Giuseppe Cattani al termine di NPC Rieti – Virtus Roma.
“Per una canzone non messa prima della partita è impensabile subire intimidazioni. Mi tutelerò attraverso i miei legali.” Ha proseguito Cattani.
Le redazioni di Rietinvetrina e Radiomondo danno pieno appoggio al presidente Cattani. È inaudito subire forzature tanto più per una canzone. Inoltre il PalaSojourner rischia anche una squalifica a causa del lancio di oggetti sul parquet.
Siamo con la società perché tutto è fattibile, ma di comune accordo e diciamo fortemente NO a chi usa l’arma dell’imposizione. Siamo sicuri che anche Lucio Battisti condividerebbe tale pensiero.