PER SOBRIETA' ABOLITO IL PRESEPE IN CATTEDRALE

Presepe

Anche il giornale “Libero” mette la notizia in prima pagina e all’interno dedica una intera pagina alla “questione presepe” in cattedrale a firma di Antonio Socci.

Abolire la rappresentazione della nascita di Gesù per sobrietà non deve essere stata una idea geniale, interpellato sul fatto Don Roberto, responsabile della cattedrale, aveva portato giustificazioni di ordine tecnico che hanno resa necessaria la decisione.

Ma il dissenso dei fedeli è cresciuto a dismisura perché non era mai capitato che fosse un vescovo ad abolire il presepio soprattutto considerando che si tratti proprio del vescovo di Greccio.

Piu ancora della decisone in sé hanno sconcertato le motivazioni che sono state fornite dal settimanale diocesano di Rieti per motivare la scelta. La toppa – continua Socci – è stata peggiore del buco. Infatti il giornale ha scritto che si tratta di “una scelta di sobrietà” in omaggio al governo Monti sobrio per definizione?

L’articolo continua mettendo in evidenza che rappresentare il presepio non è un segno di edonismo e ripercorre la storia del primo presepe di Greccio realizzato dal poverello per riproporre la magica atmosfera della Natività. Tra le righe dell’articolo,  il giornalista incalza il vescovo di Rieti Delio Lucarelli chiedendo se per sobrietà  pensa di abolire il giornale diocesano che nel numero in questione “sembra più preoccupato di difendere l’esenzioni dall’Ici della Chiesa, argomento trattato anche dal pastore reatino nella Santa Messa di Natale.

Dietro la decisione di non allestire il classico presepe in cattedrale, risultato di atteggiamenti discutibili, che non sembrano apprezzare la devozione popolare ritenendola preconciliare e materialista.