La presenza di Roma nella regione Lazio è sicuramente un punto di forza per il nostro territorio ma crea criticità e profondi squilibri tra le varie aree, rendendo il nostro territorio sicuramente più complesso .
Distribuire risorse e rappresentanza politica seguendo meccanicamente il principio demografico non è più sostenibile perché crea diseguaglianze e discriminazioni, ma soprattutto, nasconde nuove forme di razzismo e violazione dei diritti umani. La crisi dell’ economia che si propaga alle istituzioni centrali e periferiche dello Stato si concretizza con la scarsità delle risorse e opportunità per le comunità , le più colpite, soprattutto, sono quelle periferiche.
Una situazione profondamente ingiusta che tradisce il principio di uguaglianza formale e sostanziale alla base dello Stato democratico – sociale sancito all’art. 3 della nostra Costituzione. Per sanare i danni perpetuati da anni di politica miope e disordinata contro i territori più periferici delle nostre genti, la nuova governance della regione Lazio deve ispirare le sue politiche e leggi al principio policentrico e porlo, come il filo di Arianna alla base dell’organizzazione della nostra dei nostra comunità creando più centri strategici, poli di attrazione di vario genere, dal turismo all’agricoltura, ai servizi all’industria. su tutto il territorio.
Un piano a breve e a lungo termine, che ridisegni e ridistribuisca la popolazione e le risorse più bilanciato, uno strumento che permetta di affrontare più efficacemente la complessità e le sfide della società multietnica e sempre più globale. Una comunità policentrica. Una spazio dove tutti i territori e le persone possano sentirsi proiettati positivamente verso il futuro, ritrovarsi uguali e con le stesse opportunità per poter partecipare attivamente alle decisioni e al benessere collettivo.