Legalità, trasparenza e rigore nell’applicazione delle norme. Sono questi i tre principi su cui si articola l’accordo firmato oggi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti con istituzioni e parti sociali e che, nell’ambito delle disposizioni normative già definite, disciplina le procedure da adottare per la Ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016. La firma è avvenuta a Rieti, nella sede dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Lazio.
Il protocollo, composto da 11 articoli, è frutto di un lungo lavoro di concertazione e fa del Lazio la prima regione a aver attuato le previsioni dell’ordinanza commissariale e ad aver costituito il gruppo di lavoro per il monitoraggio sul cosiddetto ‘DURC di congruità’, il documento che attesta l’adeguatezza dei flussi di manodopera in relazione ai lavori da eseguire.
La Regione Lazio ha inoltre voluto stabilire ulteriori adempimenti per garantire il lavoro regolare, favorire la continuità occupazionale dei lavoratori nei cantieri, assicurare un corretto e trasparente utilizzo dei finanziamenti pubblici e sostenere la leale concorrenza tra le imprese.
Il protocollo, in dettaglio, prevede:
- La costituzione di un gruppo di lavoro per l’analisi dei flussi di manodopera impiegata nei cantieri, per garantire l’applicazione dei contratti di lavoro di settore e la salute e la sicurezza dei lavoratori, per la ricognizione delle opere sia pubbliche che private. Il gruppo è composto dall’Ufficio speciale della ricostruzione del Lazio, dall’Asl di Rieti, dall’Ispettorato interregionale del Lavoro di Roma, dall’INAIL, dall’INPS, dalla Cassa edile di Rieti e Edilcassa Lazio, dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori edili e dalle associazioni firmatarie del protocollo, dagli Enti bilaterali dell’edilizia costituiti dalle Parti sociali più rappresentative. I 15 sindaci del cratere, invece, sono membri invitati permanenti ai lavori del gruppo;
- Piena attuazione della clausola sociale: questa prevede che un’impresa aggiudicatrice di una gara debba assumere personale attingendo in via prioritaria ai lavoratori che erano già stati impiegati negli appalti precedenti con le stesse professionalità. Si favorisce così continuità occupazionale;
- Massimo rigore nell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro lungo tutta la catena dei subappalti;
- Trasparenza nell’affidamento degli appalti. Le disposizioni introdotte limitano la discrezionalità nella scelta di procedure e criteri per la individuazione dell’aggiudicatario. La previsione del ricorso alle procedure telematiche garantisce la trasparenza in tutte le fasi propedeutiche all’aggiudicazione.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha sottolineato che “con la firma di questo protocollo mettiamo in campo degli anticorpi in grado di intervenire prevenendo i possibili rischi legati alla ricostruzione. Il nostro è un atto di responsabilità nel dettare delle linee ferree ispirate alla legalità, alla trasparenza, alla tutela dei tanti lavoratori impegnati nei cantieri e per uno sviluppo sostenibile di questo territorio. Al commissario di Governo per la ricostruzione rivolgo degli appelli: indichi le regole per permettere alle diocesi di procedere con le gare d’appalto sugli edifici di culto; proceda con l’approvazione del terzo piano stralcio delle opere pubbliche per consentire l’avvio della fase di progettazione di ulteriori opere. Infine provveda a dare copertura finanziaria per la riparazione dei danni subiti dagli edifici di edilizia residenziale pubblica che ad oggi non sono finanziati. Con 16 milioni potremmo dare risposte alla fascia di popolazione più bisognosa”.
Secondo l’assessore alle Politiche della ricostruzione, Claudio Di Berardino, “Il Lazio è la prima regione, tra quelle del centro Italia interessate dal sisma del 2016, a mettere in campo una disciplina per accompagnare e dirigere questa fase tanto importante quanto delicata. La ricostruzione procede con l’apertura di nuovi cantieri pubblici e privati e questo protocollo, frutto di concertazione e confronto con tutte le parti, è un modo per accelerare la ricostruzione stessa, contribuendo alla soluzione positiva di eventuali problemi che potrebbero emergere”.