Per le canzoni di Lucio Battisti, l’indimenticato autore, insieme a Mogol, delle canzoni più belle nel panorama della musica pop italiana, nato e vissuto per tutta l’adolescenza a Poggio Bustone (Rieti) e morto il 9 settembre del 1998, si apre uno spiraglio per poterle scaricare online e poterle utilizzare anche negli spot e nei film.
Tutto questo a seguito della causa iniziata da Giulio Rapetti (Mogol) nel 2012 con la quale il paroliere accusava Grazia Letizia Veronese, moglie di Battisti, di mala gestione societaria e con la quale chiedeva che la società che gestisce i diritti delle canzoni, la “Edizioni musicali Acqua Azzurra Srl”, fosse condannata a risarcirgli i danni scaturiti dal veto imposto su qualsiasi iniziativa riguardante l’eredità musicale, promozione e celebrazione dei brani, ostacolando l’utilizzo commerciale del repertorio musicale Mogol-Battisti, proposte di sincronizzazione in spot pubblicitari e colonne sonore di film.
Il tribunale civile di Milano è giunto ad una prima sentenza, assolvendo Grazia Letizia Veronese dall’accusa di mala gestione societaria, ma riconoscendo l’inadempimento ai contratti di edizione conclusi con Giulio Rapetti (Mogol), condannando pertanto la società che gestisce l’utilizzo economico del repertorio Mogol/Battisti, la “Edizioni musicali Acqua Azzurra Srl”, della quale la moglie di Lucio è amministratore unico e socia di maggioranza.
“Edizioni musicali Acqua Azzurra Srl” dovrà quindi risarcire al paroliere Giulio Rapetti 2 milioni e 651mila euro per danni subiti.
E’ una prima sentenza che sicuramente sarà impugnata dalla “Edizioni musicali Acqua Azzurra Srl”.