Il Nucleo Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda ha denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti un soggetto, per aver provocato un incendio boschivo colposo verificatosi nel Comune di Casaprota, il 15 luglio scorso. Le indagini condotte sul posto sono iniziate nell’immediatezza dell’evento con l’impiego anche delle tecniche previste dal Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.), messo in atto da militari specializzati nella repertazione che, attraverso una serie di azioni ben definite, sono in grado di ricostruire l’evoluzione di un incendio boschivo, individuandone il punto d’insorgenza e, dunque, la causa scatenante.
Proprio attraverso tali tecniche d’indagine i Carabinieri Forestale studiando le tracce rilasciate dal fuoco sul terreno e sulle piante hanno accertato che l’incendio è stato provocato da un pensionato del posto, che avrebbe eseguito lavori di potatura e bruciatura di residui vegetali. Tale pratica è comune nelle lavorazioni agronomiche, ma senza i dovuti accorgimenti e in periodo di divieto assoluto, che per l’anno corrente terminerà il 15 ottobre, è pericolosa e sanzionata dalla legge.
Il comportamento negligente, unito a fattori climatici favorevoli, al propagarsi delle fiamme e alla vegetazione secca, ha creato le condizioni per l’innesco dell’incendio, che ha distrutto circa quattro ettari di bosco e ha reso necessario, oltre all’intervento dei Vigili del Fuoco e squadre di volontari della Protezione Civile, anche l’ausilio di un elicottero per domare le fiamme. Per il presunto autore, nel caso in cui venisse accertata la responsabilità penale, la pena prevista per il reato di incendio boschivo colposo è la reclusione fino a cinque anni.