Pensiero della domenica del vescovo Vito Piccinonna

FOTO: Chiesa di Rieti

“Isaia, Paolo e Pietro. Tre vite avvicinate da Colui che pensiamo inavvicinabile. Il Santo non disdegna di farsi vicino a situazioni di ‘mancanza’, di peccato, di incompiutezza. Colui che abita i Cieli, che è Tre volte Santo, si mostra nello splendore del Tempio, nella tempesta di una coscienza, nella ferialità di pochi pescatori dopo una nottata nera in cui vuote sono rimaste anche le reti. Ed ecco che si presenta il Nazareno sulle rive del lago di Galilea e prendendo l’iniziativa di salire sulla barca di Simone lo ‘prega’ di scostarsi un poco da terra e di buttare di nuovo le reti in mare. Assurdo! Pietro è del mestiere e quindi lo sa, come lo sanno tutti, che non si pesca di giorno! È evidente, lo dice il buon senso. Ma il Maestro a Pietro chiede il coraggio della fede. Pietro racconta la cronaca della pesca infruttuosa, ma poi, arreso, aggiunge: “sulla Tua parola getterò le reti”. Il vero miracolo non sta nel vedere le reti inaspettatamente stracolme di pesci. Il primo e più grande miracolo è ritornare a pescare, non appiattirsi sulla cronaca o sugli insuccessi, è sperimentare di nuovo il coraggio di prendere il largo. Il vero miracolo è il ricominciare. Meglio ancora: è la fiducia! Chi ha parlato a Pietro è Colui che parlerà anche ai due discepoli di Emmaus, è lo stesso che ha parole per ciascuno. Gettarsi a terra e riconoscersi davvero ‘mancanti’ è il minimo. E il Maestro non si prende gioco di questa piccolezza anzi la investe per una missione più grande, per una pesca più folle che dovrà sfidare notti e cuori impietriti, abissi di ogni genere purché la vita brilli e torni ad essere meravigliosa, come uscita dal Suo cuore. Buona domenica a tutti!”
+ don Vito

Fonte: Chiesa di Rieti