PEGGIORA LA SITUAZIONE DELLE IMPRESE REATINE

D'Onofrio e Zanetti Federlazio Rieti
E’ stato presentato oggi presso la sede della Federlazio di Rieti dal presidente Antonio D’Onofrio e dal direttore Antonio Zanetti, il focus reatino dell’indagine congiunturale sulle Piccole e medie imprese del Lazio relativa al primo semestre 2012 contenente anche le previsioni per il secondo semestre dell’anno.
 
“Ci troviamo di fronte – ha detto D’Onofrio – ad un sistema di Pmi che registra ancora una volta un brusco peggioramento della sua performance complessivamente in termini di ordinativi, fatturato e produzione. Gli stessi livelli occupazionali subiscono un netto calo, persino superiore alla media nazionale”.
 
“L’unico segnale in leggera controtendenza rispetto al quadro descritto sembrerebbe provenire dai dati puntuali dell’export UE ed anche dalle aspettative di un ravvivamento dei mercati esteri, soprattutto extra europei – ha proseguito – espresso dalle imprese del nostro campione.
Naturalmente parliamo di quelle imprese che operano sui mercati internazionali, ossia una fetta limitata del nostro tessuto produttivo”. Tra i dati più significativi dell’indagine il totale azzeramento degli investimenti dichiarato dagli imprenditori intervistati e l’aumento di coloro che hanno registrato diminuzioni generalizzate nei livelli produttivi (dal 34,8 al 46,3%), negli ordinativi italiani (dal 42,2 al 50%) e nell’occupazione (dal 13 al 22%) rispetto al secondo semestre 2011.
 
“Va sottolineato che accanto a questi dati vi è anche un dato psicologico che non aiuta – ha aggiunto D’Onofrio – in quanto dalle risposte emerge un prevalente pessimismo dato che il 63% delle imprese ha dichiarato che “al momento non si intravede alcuna via d’uscita”, un risultato che unito al 24,4% delle imprese per le quali “il peggio deve ancora venire”, amplia la negatività del sentiment espresso”.
 
Che fare dunque per risollevarsi? Per i vertici della Federlazio di Rieti è necessario agire sui tempi dei pagamenti alle imprese da parte del settore pubblico e privato, su un aiuto al credito volto a rafforzare le garanzie che le imprese possono fornire alle banche ad esempio attraverso i confidi, e sull’attivazione da parte di Regione, Provincia e Comuni di tutti quegli strumenti in grado di dare linfa al sistema delle imprese, “con particolare attenzione ai lavori pubblici ed a strumenti urbanistici come i Plus ed ai Piani integrati – ha aggiunto – che pur vanno rivisti alla luce della situazione finanziaria attuale e della convenienza economica per le imprese che sono coinvolte. L’importante è che si metta mano a questi strumenti con tempistiche in linea con quelle delle imprese”.