“Con la decadenza dei Programmi Pluriennali di Attuazione (PPA) dell’attuale Piano Regolatore Generale (PRG), è necessario dotare il nostro territorio di un nuovo strumento urbanistico. Il tentativo di dare attuazione al PRG, approvato dalle Amministrazioni di centro destra, è fallito con l’inefficacia dei PPA ultimo tentativo per realizzare gli indirizzi urbanistici programmati.
L’attuale impegno dell’amministrazione per la realizzazione di un Piano Quadro (PQ), di fatto al di fuori del PRG in vigore, non è una risposta sufficiente per la programmazione urbanistica futura, ma solamente utile ad allungare l’agonia di scelte urbanistiche, di fatto, sorpassate, riduttive e distanti dalle reali esigenze della città sia nell’immediato sia per il prossimo futuro.
L’evoluzione territoriale, le mutate esigenze, abitative, produttive e di mobilità, la loro rapida evoluzione unito al considerevole mutamento normativo, ci impone di predisporre e prevedere sia nuove soluzioni che nuove risposte per lo sviluppo della collettività e che possano adeguatamente fronteggiare anche prospettive futuribili. La situazione brevemente esposta porta ad affermare che la città di Rieti debba dotarsi di un nuovo e adeguato strumento urbanistico al passo con gli sviluppi demografici ed economici, coevo e coeso ad un piano della mobilità urbana e suburbana che esalti e valorizzi il territorio. Territorio che non deve essere solamente un fattore numerico da utilizzare per il calcolo delle costruzioni da realizzare ma una risorsa da valorizzare, custodire, elevare e da cui trarre, anche se di riflesso, sostentamento.
Consapevoli che l’approccio di ‘accanimento terapeutico’ assunto dall’attuale giunta sull’attuazione del PRG in vigore non sia più tollerabile, il Partito Democratico della Citta di Rieti apre un tavolo di discussione per la creazione di un nuovo progetto per lo sviluppo e la pianificazione del territorio comunale che coinvolga ed unisca le aspettative della popolazione siano esse storiche, economiche, dell’utilizzo dei suoli e prefiggendosi inoltre la coesione con le frazioni, le aree periferiche industriali e agricole. L’ascolto delle necessità e delle attese dei cittadini sarà il primo passo da svolgere insieme all’accoglimento delle proposte, osservazioni delle parti sociali e degli enti pubblici senza distinzione alcuna.
I Reatini sono costretti ad attendere e attingere dalla Legislazione Urbanistica Nazionale e Regionale strumenti (ad esempio Piano Casa, Rigenerazione Urbana, etc.) che cercano di sopperire alle colpevoli e consapevoli manchevolezze dell’amministrazione. Con lo stesso approccio ‘programmatico’, in questi mesi sono in cantiere interventi di programmazione urbanistica su aree che storicamente fanno parte del ‘patrimonio’ della comunità e sono simbolo dello sviluppo economico e sociale della città e di cui con una destinazione urbanistica moderna e multidisciplinare, se ne potrebbe fregiare.
Delude prendere atto che quelli che dovevano essere tavoli di discussione per tutta la cittadinanza, siano volutamente parcellizzati e frammentati dall’attuale Giunta Comunale con il solo fine di rimanere “regista” d’interessi particolari mascherati sempre dalla ‘volontà del fare’. L’utilizzo di strumenti per lo sviluppo territoriale ‘suggeriti’ (Piano Quadro che non si rinviene in letteratura) da un ente sovraccomunale, è sintomatico del ‘vuoto urbanistico’ in cui la Città è stata fatta scivolare e, con tali atteggiamenti, si sta sottraendo paradossalmente all’attività privata idee ed energie.
Il decadente PRG, progettato e programmato nella seconda metà del secolo, ha dimostrato nel corso degli anni, quanto esso sia stato redatto in maniera approssimativa e senza una prospettiva di sviluppo e valorizzazione delle peculiarità territoriali e urbanistiche Reatine. Portando di fatto parti di territorio alla saturazione, aree di cui l’Italia è tristemente tappezzata.
Concentrando i carichi urbanistici residenziali e non introducendo maggiori superfici ad uso collettivo, il territorio e la popolazione si sono di fatto impoveriti. L’inefficace sinergia programmatica, tra il piano di sviluppo urbanistico ed i piani di viabilità interna, ha portato il nostro Comune ad essere relegato nella mediocrità in entrambi i settori. Mediocri sono le soluzioni che di anno in anno sono state prospettate ai cittadini in tema di viabilità, che di volta in volta è stata adattata ma mai totalmente risolta e modernizzata.
Con un PRG parzialmente attuabile, sia per disattese previsioni demografiche, sia per l’intrinseca dipendenza ad anacronistiche scelte programmatiche risalenti agli anni sessanta, l’urbanistica reatina potrebbe essere presa quale set cinematografico del sequel ‘Le mani sulla città’. Basta, passiamo oltre.”
PD Città di Rieti