Chi vive in periferia, nelle frazioni, nella Piana Reatina, in zone della città ove insistono case sparse dall’anno in corso si vedrà aumentare la tassa sui rifiuti di almeno il doppio di quello che ha pagato finora, senza che il servizio di raccolta venga migliorato.
Il Comune di Rieti non potendo più alzare le aliquote fiscali che sono al massimo consentito dalla legge, non intende più rispettare la legge laddove consente riduzioni fiscali, in particolare della tassa sui rifiuti, per quei cittadini che non sono serviti da un cassonetto di raccolta rifiuti nelle immediate vicinanze.
In tal caso il limite del 40 per cento della tariffa è la misura massima consentita dalla legge che il Comune poi può graduare a seconda della distanza delle abitazioni dal punto più vicino di raccolta.
L’Amministrazione Comunale con una modifica del regolamento della Tarsu diminuirà la riduzione del 60% della tariffa ordinaria al 20% e questo riguarderà la maggior parte delle abitazioni.
Il Gruppo del Partito Democratico ha presentato un emendamento che, se verrà accolto, consentirà di pagare, per chi non è servito con un centro di raccolta nelle immediate vicinanze, una tariffa pari al 20% di quella ordinaria per distanze dal punto di raccolta superiori a 2.000 metri e del 40% per distanze dal punto di raccolta da metri 400 fino a 2.000 metri.
In tal senso chi vive, laddove non vi è lo stesso servizio dei centri abitati, ha diritto ad una riduzione della tassa; il Comune deve migliorare il servizio per pretendere che non siano applicate le riduzioni previste dalla legge.
Crediamo che chi vive in case sparse, nella piana reatina e nelle frazioni che normalmente riceve servizi pubblici inferiori rispetto al centro della città e che contribuisce ugualmente al costo degli stessi non debba essere ulteriormente penalizzato.
Non è giusto che gli insuccessi avuti dall’Amministrazione Comunale, guidata dal centrodestra da più di 15 anni, nel campo delle politiche dirette alla raccolta differenziata che, innanzitutto, avrebbero permesso una riduzione dei rifiuti smaltiti con il relativo costo di smaltimento, li continuino a pagare i cittadini e nel caso quelli che ad oggi ricevono un servizio di raccolta inferiore al normale.
Anzi si propone che soprattutto ai cittadini abitanti in case sparse, con maggiori spazi a disposizione, si possa consentire una riduzione del rifiuto da smaltire attraverso una pattumazione domestica e una raccolta differenziata da praticare anche attraverso centri di raccolta con la conseguente riduzione della tassa, forma necessaria di incentivazione al fine del successo di ogni politica di riduzione e recupero del rifiuto.