Ci meravigliamo come un ente pubblico (in questo caso la Provincia) possa permettere senza intervenire il graduale degrado di una struttura di sua proprietà, quindi dei cittadini.
Le foto che pubblichiamo sono relative all’impianto sportivo intitolato al dottor Giovanni Papini, struttura più nota come pattinodromo e destinata appunto ad attività di pattinaggio e calcio.
Gestita dalla società che si occupa anche degli attigui palazzetto dello sport e piscina, quell’impianto offre uno spettacolo indecoroso. Vi si può trovare di tutto: tombini ostruiti, immondizia sparsa ovunque, impianti di irrigazione danneggiati, campo di calcio da ripulire. Addirittura c’è anche una “legnaia” costituita dai resti dell’abbattimento di alcuni alberi che di fatto blocca l’apertura del secondo cancello dell’impianto e che nessuno ha intenzione dopo lungo tempo di rimuovere. Per la verità c’è anche una fontana che, è inutile dirlo, non funziona.
Gestione quanto meno perfettibile sommata all’assenza di controlli da parte dell’ente proprietario: una miscela devastante che sta trasformando un impianto sportivo in una mezza cloaca.