“Guardare il mondo da una sedia a rotelle fa paura. È tutto più grande”. Questa la testimonianza di una ragazza della scuola media “Angelo Maria Ricci” che non aveva mai provato a sperimentare il mondo seduta sua una sedia a rotelle, protagonista del filmato proiettato sabato 01 aprile all’Auditorium Varrone, in occasione della manifestazione “Rieti città senza barriere”. Presenti all’incontro, oltre agli alunni della scuola media “Ricci”, con la prof. ssa Paola Testa Dirigente dell’Istituto, anche gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia”, del Liceo Classico “M. T. Varrone”, del Liceo delle Scienze Umane, Liceo Musicale e Liceo Economico Sociale dell’Istituto Magistrale di Rieti.
Grazie alla perseveranza di Mariano Gatti e il sostegno di Enti, del CAI, di alcune scuole e istituzioni, ma soprattutto grazie alla Polizia Municipale del Comune di Rieti, la manifestazione, ospitata nella mattina all’interno dell’Auditorium “Varrone” di Rieti, è giunta alla sua terza edizione, per poi proseguire con alcune interessanti e originali iniziative nel pomeriggio di sabato. Lo scopo dell’iniziativa, come afferma il sig. Gatti, è quello di sensibilizzare l’intera città, a partire dai giovani, sulle tematiche e le problematiche inerenti la disabilità. Una sensibilità emersa anche nell’intervento del dott. Fabio Desideri, responsabile del CAI, tenuto conto delle attenzioni che in alcuni sentieri vengono espresse nei confronti delle persone con disabilità motorie. L’incontro, egregiamente condotto dalla sig. Paola Mariangeli, operatrice della casa del volontariato di Rieti (CESV), è stato aperto da alcuni brani musicali curati dal Liceo Musicale i cui allievi si sono esibiti diretti dai loro maestri.
Molti sono stati gli interventi che si sono succeduti nel corso della mattinata, compresi quelli di Simone Petrangeli, Sindaco di Rieti, il quale ha ribadito che la città deve tener conto delle situazioni che ogni cittadino vive e quello di Mons. Domenico Pompili, Vescovo della Diocesi di Rieti, che ha sottolineato quanto la corporeità dovrebbe interrogarci e provocarci per maturare un senso più adeguato di responsabilità verso noi sessi e gli altri.
Particolarmente appassionate e coinvolgenti, le parole di un giovane studente che vive una condizione di disabilità motoria, perché ha espresso il suo punto di vista rispetto al tema, sottolineando quanto l’accoglienza e la solidarietà consentano di affrontare le situazioni difficili.
Molto apprezzata l’esibizione musicale degli alunni della scuola media A. M. Ricci, come anche le letture e i commenti recitati dagli alunni dagli studenti dell’Istituto “Savoia”, tratti dal testo: “Ho sognato che parlavi” di Gianluca Nicoletti e da “Una storia scritta con gli occhi” di Riccardo Romagnoli.
Il valore assoluto della dignità umana, il rispetto della diversità come elemento capace di arricchire e qualificare una civiltà, la forza della solidarietà e il coraggio di non arrendersi di fronte alle difficoltà, sono alcuni dei messaggi educativi che nel corso dell’evento sono stati chiaramente testimoniati da tutti gli intervenuti e che hanno indubbiamente coinvolto e ricorderanno i giovani spettatori.
Articolo a cura del gruppo “Reporter a Scuola”
Testo: Carola Ciccomartino e Lorenzo Esposito
Foto: Maria Luisa Ciavatta