“La congiuntura economica attuale contraddistinta dalla grave perdita dei posti di lavoro “storici” come anche dalla necessità, sempre più impellente, per i giovani di lasciare Rieti e la sua provincia per spingersi verso le grande città alla ricerca di un impiego rappresenta una sfida rispetto alla quale il Comune e la Provincia di Rieti devono trovare un rimedio per rimettere in moto il meccanismo di un’economia locale sempre più lenta. Svariate sono le strade che un’amministrazione potrebbe percorrere, di certo, una di queste potrebbe essere la definizione di una Green Economy reale ed efficiente”. Ne è convinto il segretario della Camera Sindacale della Uil di Rieti che, in merito propone un’ipotesi.
“In questa ottica – spiega Paolucci – risulta centrale la questione relativa all’utilizzo dei rifiuti come fonte potenzialmente inesauribile di energia. Si tratta di un’opportunità per tracciare una nuova strada rispetto a quella attuale, attraverso nuove tecnologie e impiantistiche, in grado di trasformare quelli che, fino a ieri, venivano considerati rifiuti (nell’accezione negativa del termine) in energia pulita, senza ripercussioni sull’ambiente e sulla salute della popolazione. Il tutto con un occhio al bilancio economico. In questo senso, come Uil Rieti crediamo che sia necessario un confronto aperto con tutti i soggetti implicati: le istituzioni, le forze industriali e sociali e i cittadini, in modo da valutare la nascita e avviare un percorso che porti a dar vita ad una realtà del tutto nuova rispetto al passato. Nei prossimi giorni chiederemo la possibilità di avere un momento di confronto con il Sindaco Simone Petrangeli e l’Assessore all’ambiente del Comune di Rieti, Carlo Ubertini, e con tutti i soggetti presenti sul territorio reatino verso un obiettivo comune: far sì che Rieti diventi, all’interno del quadro regionale, il promotore di un’idea di cambiamento, con la convinzione che sia meglio attuare una nuova economia che fare proclami, creando un ciclo dei rifiuti virtuoso capace di creare innovazione senza che venga sprecata la potenzialità di questa risorsa”.