“Nessuna demagogia. Come sempre si fornisce una risposta vaga, buttandola in ‘caciara’ senza fornire una risposta coerente con quanto richiesto.
Il presidente Mascioletti non ha ancora detto come ritiene possa essere definito l’affidamento della consulenza ad un ex dipendete della Provincia in pensione, che già percepisce un compenso mensile di circa mille e 500 euro, anziché scegliere, in caso di necessità, un giovane inoccupato. Una consulenza per la quale, a nostro avviso vi sono profili di legittimità discutibili e, per questo, invieremo tutto al nostro legale perché valuti l’accaduto e se ricorrono gli estremi predisponga un esposto alla magistratura.
Che Mascioletti sia nervoso lo si capisce quando, nella risposta, chiama in causa l’inefficienza della macchina provinciale; di questo la Uil Fpl mi ha già informato che chiederà conto ai dirigenti della provincia. Probabilmente le altre OO.SS. non hanno osato mettere in evidenza questa cosa e fa quindi comodo al presidente prendersela con la Uil parlando di ‘sterile demagogia’, ma ciò non fa altro che dimostrare l’attenzione del nostro sindacato relativamente ai problemi che gli iscritti ci evidenziano (come nel caso specifico delle lettere mostrate dal nostro segretario dell’Fpl Valter De Santis). Chiederemo l’intervento della magistratura per fare chiarezza circa la regolarità dell’affidamento dell’incarico”.
Così il Segretario generale della Uil Alberto Paolucci, risponde al presidente di Risorse Sabine Giovanni Mascioletti.