Palmerini: "ACEA ATO2 ha ricevuto già troppi regali a danno del territorio reatino"

Acqua

“Oltre il danno, la beffa!
Il nostro territorio deve competere da troppi anni contro un colosso che sfrutta la nostra risorsa idrica in spregio a tutti quei principi, stabiliti dal risultato referendario sull’acqua bene comune del 2011. A dichiararlo è il Segretario del Sindacato Autonomo Cisal – Marco Palmerini.
Mentre da alcuni anni, diversi movimenti capitoli chiedono la ripubblicizzazione della società che gestisce l’acqua dell’ATO2, 4 milioni di cittadini residenti in 112 comuni non solo romani ricevono un pessimo servizio a costi sempre più elevati con bollette salate, situazione non molto differente da quella reatina, afferma Palmerini. La gestione della società ACEA ATO 2, ricordiamo partecipata al 51% da Roma Capitale e per il resto dagli imprenditori Caltagirone e Suez-Gdf, sembrerebbe più attenta alla distribuzione dei dividenti che agli interventi sulle reti che perdono la metà dell’acqua trasportata. Per questa ragione i cittadini di Rieti non possono sopportare un altro affronto, ascoltando la proposta di ACEA ATO2 di raddoppiare entro i prossimi tre anni l’acquedotto Le Capore – Peschiera.
Dal Sindacato Cisal, dice il Segretario, siamo contrari al potenziamento del prelievo idrico dalle nostre sorgenti. ACEA ATO2 ha ricevuto già troppi regali, a danno del territorio reatino, acqua gratis a fiumi! La multinazionale deve fare un primo e urgente intervento: Usare i ricavi ottenuti dalla vendita della nostra acqua per ammodernare ed efficientare la rete idrica, a oggi ridotta a un colabrodo.
Rieti e gli utenti dell’ATO3 hanno attivato il countdown, continua Palmerini, siamo tutti in attesa della scadenza di quei famosi ulteriori 30 giorni concessi ad ACEA ATO2 per bonificare i soldi dovuti al territorio reatino a titolo di ristoro economico per la cosiddetta interferenza d’ambito o meglio come piace definirla a noi, per lo sfruttamento delle sorgenti Le Capore e Peschiera. Ricordiamo che la convenzione allegata alla Delibera della Regione Lazio n. 263 del 17/05/2016, oltre a stabilire un ristoro economico pari a 6 milioni di euro l’anno per Rieti, prevede per il periodo antecedente, 2010/2015, a titolo transattivo l’importo di 30 milioni di euro. Insomma, a oggi Rieti dovrebbe incassare 42 milioni di euro oltre un ulteriore importo di 2 milioni annui in funzione di particolari esigenze di investimento o emergenze gestionali. Forse qualche emergenza in questi giorni c’è?
La Giunta Regionale ha garantito con atto amministrativo che trascorso l’ulteriore termine concesso ad ACEA ATO2 eserciterà il potere sostitutivo, quindi ci dobbiamo preparare a spendere un bel po’ di soldini? A proposito, chiede il Sindacalista, come possono essere spesi questi soldi, se arriveranno, e per cosa?
I soldi previsti dalla Convenzione, conclude il Segretario della Cisal, dovuti da ACEA ATO2 per il prelievo di acqua potabile prelevata in un anno e pari ai metri cubi contenuti dal lago del Salto e Turano messi insieme, possono essere usati solo ed esclusivamente per “investimenti di salvaguardia ambientale e di valorizzazione delle risorse idriche”. E’ chiaro quindi che le attese e i propositi di molti non saranno soddisfatte dai soldi pagati da ACEA, sempre se arriveranno!”
Marco Palmerini, Segretario del Sindacato Autonomo Cisal