Palmerini: al de Lellis condizioni di lavoro gravose, ma persone cortesi e competenti

In queste ultime settimane con la mia famiglia abbiamo vissuto una brutta esperienza che ci ha fatto constatare di persona, quello che da tempo viene denunciato riguardo le conseguenze dei pesanti tagli alla sanità.
In dieci giorni di presenza presso l’Ospedale S. Camillo de Lellis, ci siamo imbattuti in carenza di farmaci e attrezzature, ma soprattutto a un sottorganico di personale che costringe gli operatori a turni estenuanti.
Nonostante condizioni di lavoro gravose, abbiamo incontrato persone sempre disponibili, cortesi e competenti. Proprio per questa ragione, attraverso queste righe, vorremmo esprimere la nostra gratitudine a tutti gli operatori sanitari che hanno curata la nostra cara mamma, recentemente scomparsa.
Il nostro ringraziamento particolare va al Dott. Paolo Scapato, ai medici e agli infermieri del reparto di Medicina due donne dell’Ospedale de Lellis, che hanno accompagnato mamma nella sua malattia, donandogli cure con alta professionalità e umanità.
Un grande grazie all’ ALCLI Giorgio e Silvia per la vicinanza e il supporto ricevuto, percorrere con loro l’ultimo tratto di vita di nostra madre è stato per noi di aiuto e sollievo.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che non sono citati in queste righe ma che sono stati vicini a Mamma nel corso della sua malattia.
Di fronte al dolore a volte non sappiamo trovare una spiegazione: grazie a queste persone abbiamo sperimentato la presenza di un bene tangibile e concreto nella nostra società, proprio da questo bene speriamo che la nostra sanità locale riesca a risorgere e dare servizi di qualità ed efficienza, facendo ricorso alle tante professionalità ed eccellenze. La dignità degli operatori sanitari deve essere supportata da strumenti e attrezzature, soprattutto da fondi economici sufficienti. A questo punto mi domando come mai i vari manager restano imperterriti al proprio posto, se non riescono a garantire un livello di assistenza adeguato alla cittadinanza, essere a capo di una Azienda Sanitaria, non può essere solo un lavoro!
Grazie
CISAL Rieti
Il segretario Provinciale
(Marco Palmerini)