Padre Lucio Boldrin torna a parlare a due mesi di distanza dai fatti di cronaca: “Grazie per le preghiere”

Di seguito la lettera aperta che don Lucio Boldrin ha affidato ai Social a due mesi di distanza dai fatti di cronaca che lo hanno visto interessato (LEGGI):

“Dopo circa due mesi riesco a darvi personalmente l’augurio per una serena notte. Oggi mi è stato restituito tutto ciò che mi era stato sequestrato. Il cammino non è ancora concluso, ma la luce la si vede e mi auguro che a breve tutto abbia termine e ritorni il mio sereno e a svolgere il mio servizio con i miei ragazzacci  Ma in questo momento devo dire il mio grazie a Giorgio Boldrin Orlandi per la vicinanza e con pazienza aver fatto da tramite portandomi i saluti e la vicinanza di tutti voi. Grazie Gio’ e grazie di cuore a tutti voi. Il vostro abbraccio , le vostre preghiere e vicinanza sono state e sono di grande aiuto. Un grazie al giornalista Andrea Liparoto per la vicinanza e per quando scritto nel suo articolo .

Un grazie ai miei confratelli, ai parrocchiani anche di Santa Croce al Flaminio, della SS. Trinità a Villa Chigi, delle Stimmate di Parma. Grazie della vicinanza al card. Vicario S. E. Reina, al card. De Donatis, a Mons. Ben, ai cappellani tutti e non solo di Roma e all’ ispettore don Grimaldi. Un grazie alla direttrice del carcere di Rebibbia, agli agenti e a quanti lavorano in carcere e a tutti i miei ragazzacci per la vicinanza e i tanti atti di vicinanza che mi sono giunti. Molti hanno pregato per me e io per tutti voi. Grazie di cuore e io per tutti voi. Dalla Sicilia a Rieti, da Roma a Parma, da Trento a Verona. Grazie di cuore e con grande emozione vi auguro una serena notte e la speranza di rivederci presto e col sorriso e cuore sollevato. Il Signore vi sia vicino sempre e vi a compagni nel vostro e nostro andare”.