Riportiamo integralmente una nota di Osvaldo Chiaretti, Ex Assessore del Comune di Amatrice ed Ex Consigliere Comitato dei Garanti ASL Rieti.
“Il Grifoni non si tocca, sia chiaro una volta per tutte. Lo dico ai nove sindaci che si sono sentiti autorizzati a dire la loro senza averne alcun titolo. A che titolo, tanto per essere chiari, il sindaco di Montereale – per esempio – mette becco su una vicenda che non riguarda la sua Regione, visto che la sanità è materia regionale? Ma poi ha senso quello che dice il sindaco di Montereale, per Montereale? Che strada farebbe, il sindaco di Montereale, per raggiungere l’ospedale di Amatrice? Torrita è più lontana dalla sua città rispetto all’attuale collocazione del Grifoni. Ci si chiede allora la ragione di questa presa di posizione.
A che titolo, poi, il sindaco di Accumoli, che pure è la città a noi più vicina e alla quale siamo legati per molte ragioni storico-culturali nonché sociali, viene a mettere becco su un bene pubblico che nacque solo grazie alla generosità delle famiglie amatriciane e che venne difeso nel tempo solo dagli amatriciani? Basti guardare il caso del 2014, quando in piazza ci scese solo Sergio Pirozzi, minacciando persino la secessione dal Lazio qualora la sanità regionale avesse persistito nel tentativo di farlo chiudere. Dove stava Stefano Petrucci quando Pirozzi difendeva il nostro Grifoni con le unghie e con i denti? Eppure ne ha tanti, di guai, Petrucci… perché non si dedica ai problemi di Accumoli?
Idem dicasi per tutti gli altri sindaci firmatari di quel documento che altro non è, probabilmente, che la dimostrazione di un complesso di inferiorità mediatica nei confronti del ben più noto sindaco di Amatrice… Ci manca solo il sindaco di Milano, perché non si è espresso pure lui? Avrebbe potuto farlo, visto che parlano tutti potrebbe parlare pure lui.
A Cittareale il sindaco dovrebbe occuparsi dei SAE, delle problematiche della popolazione, ha tutto questo tempo a disposizione per venirsi ad impicciare delle faccende di Amatrice?
Il fatto è che questi “specialisti della cosa pubblica” probabilmente non conoscono le vicende del territorio. Per esempio, cosa va cercando il sindaco di Antrodoco? Tanto per essere chiari: il poliambulatorio di Antrodoco nacque negli anni Novanta. Oggi il poliambulatorio di Antrodoco, visto che il sindaco ha così tanta apprensione per il territorio al punto di mettere bocca sulla collocazione del Grifoni, potrebbe essere agevolmente spostato a Posta: sarebbe più utile, in fondo la popolazione di Antrodoco per arrivare a Rieti ci mette poco… sia generoso, il signor sindaco di Antrodoco: metta a disposizione il suo poliambulatorio per la popolazione da Posta in su. Oppure, visto il profondo senso del dovere nei confronti della cosa pubblica, negli anni della cosiddetta “spending review”, accorpi i mezzi che ha nel poliambulatorio al nuovo Grifoni di Amatrice, che sarà un esempio di buona sanità.
Parlano di referendum, i nove sindaci, come se non ci fosse niente da fare in un territorio così compromesso, come se gli uffici dei comuni non fossero carichi di pratiche e burocrazia legata al terremoto, come se avessimo soldi e tempo da spendere per fare un referendum.
Chiedono a Pirozzi di cambiare opinione, di “fare un passo indietro”, non sanno forse che la proprietà è della Regione? E che la Regione non ha un terreno idoneo sulla Salaria affinché il mirabolante progetto dei nove sindaci possa dirsi realistico? E poi un’idea del genere sposterebbe troppo in avanti qualsiasi realizzazione, anche a rischio di perdere le tre tranche di finanziamento messi sul bilancio della Germania per il 2018, 2019 e 2020, non ci vuole un genio per capirlo. Non ci sono terreni pubblici a Torrita, dove pensano di realizzarlo?
Quello che emerge dalla lettera del nove sindaci è di una gravità assoluta anche per un’altra ragione. Hanno pensato, questi signori, al territorio di Campotosto? Chi sono, gli abitanti di Campotosto? I figli di nessuno?
Ancora: ad Amatrice abbiamo l’elisoccorso, la piattaforma si trova su viale don Minozzi, qualcuno se lo ricorda o no?
Se Nelli, Taddei, Guerrieri, Berardi, Clarice, Di Gaspare, Salvati, Petrucci e Giorgi vogliono fare qualcosa di costruttivo tentino di sostenere le assunzioni di personale residente nei rispettivi territori, invece di intromettersi in questioni sulle quali non sono in grado di esprimere alcun giudizio, delle quali non sanno nulla e per le quali non hanno alcun titolo per parlare.
Le polemiche sull’ospedale hanno stancato, nessuno si arroghi il diritto di mettere bocca sul Grifoni, nessuno: sull’ospedale non c’è dibattito, il Grifoni è l’ospedale di Amatrice e nessuno ha il diritto di mettersi in mezzo. Lo abbiamo difeso sempre, lo difenderemo per sempre. Premesso che non sono stato un elettore di Sergio Pirozzi.”
Osvaldo Chiaretti
Ex Assessore del Comune di Amatrice
Ex Consigliere Comitato dei Garanti ASL Rieti