L’informativa sulla circolare dell’organico docenti per l’anno scolastico 2021/2022 è stata al centro dell’incontro del 22 aprile tra l’ Amministra-zione e le Organizzazioni Sindacali. Per il Ministero era presente il Direttore Generale Filippo Serra; per la Uil Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo. La bozza di circolare illustrata dall’Amministrazione ricalca le decisioni assunte dal Decreto Interministeriale ed è la fotocopia di quella dello scorso anno. La circolare serve soprattutto all’Amministrazione per anticipare alle scuole, in vista del nuovo anno scolastico, i contenuti del D.I. che dovrà essere registrato.
Il Governo, a parole, mette la scuola tra le priorità del Paese ma di fatto la tiene ai margini delle politiche governative. Su questa materia resta il giudizio fortemente negativo della Uil Scuola, che ha ribadito la necessità di dare risposte concrete e immediate alle scuole, a maggior ragione in questo momento in cui l’emergenza epidemiologica continua a non risparmiare il nostro Paese.
Lo scorso anno è stato dimostrato dai fatti che la scuola senza
organici adeguati non è in grado di funzionare. Serve un cambio di
passo e di politica. L’organico presentato dall’Amministrazione è
un organico pensato con modalità pre – Covid, frutto peraltro di
tagli draconiani che creavano problemi didattici non indifferenti e
che ora, con la pandemia, sono impossibili da reggere sia sul
versante della sicurezza che della didattica. Oggi non è tempo di
politiche di contenimento ma di politiche espansive.
Ci
chiediamo a cosa servano le risorse della “Next Generation EU” se
non si investe nelle strutture portanti del sistema scolastico, che è
rappresentato dall’organico che dovrebbe essere strutturato su più
anni, almeno tre, per fare programmazione e passare da contratti a
termine annuali a quelli triennali. I contingenti proposti non
rispondono alla necessità di ridurre il numero degli alunni per
classe, condizione necessaria per riportarli in presenza e in
sicurezza.
Per la Uil Scuola serve un provvedimento politico urgente che preveda una revisione complessiva degli organici, necessario a ridurre gli alunni per classe e far partire la scuola da settembre in sicurezza con una prospettiva di stabilità pluriennale. Non ci potrà essere sicurezza senza un’azione politica di investimento sugli organici.