“Tra i molti provvedimenti messi in campo dal governo, l’art. 48 del decreto “Cura Italia” prevede che i Comuni possano rimodulare alcuni servizi dati in appalto all’esterno.
Invece di fare propaganda cercando di strumentalizzare la situazione di disagio che alcuni stanno vivendo, ci aspettiamo dall’Amministrazione comunale provvedimenti che si possono prendere subito.
Invece di perdersi in demagogici proclami, l’amministrazione si metta a studiare per dare immediate risposte alle famiglie che in questo momento sono chiuse in casa, così da implementare le iniziative di Governo e Regione. A tal proposito, bilancio alla mano, ci permettiamo di suggerire che tra i servizi che possono essere rimodulati c’è ad esempio il servizio delle mense scolastiche. Tale servizio viene svolto da un’azienda fornitrice ed il comune potrebbe utilizzare la quota parte del mese di Marzo e Aprile per far acquistare e distribuire beni di prima necessità alle famiglie bisognose.
In questo momento di crisi sappiamo che a pagare lo scotto sono le famiglie con particolare difficoltà ad andare avanti nell’acquisto di beni considerati primari.
Appare paradossale, in un momento così drammatico, che alcuni amministratori si lascino andare sui social a commenti volti ad aizzare le folle, invece di spiegare nel concreto come si intenda rendere operativi i decreti del Governo.
Molti Comuni, anche più piccoli di Rieti, si stanno attrezzando con interventi diretti.
Come forze di opposizione siamo a disposizione per gestire insieme questo momento purché ci si rivolga ad azioni concrete che possano giungere fino all’autofinanziamento. La proposta di sospensione di attività amministrative inutili voleva essere proprio una forma di autofinanziamento che il sindaco non casualmente ha finto di non cogliere.”
Lo dichiarano i gruppi di opposizione del Comune di Rieti PD, RietiCittàFutura, PSI, Possibile