Opposizione: Il Comune soccomberà di fronte alle richieste dei lavoratori ex Asu

Esce con le ossa rotte l’Amministrazione Comunale dalla prima udienza, tenutasi ieri presso il Tribunale di Rieti, dove si discuteva il ricorso giudiziario presentato da una parte dei lavoratori ex Asu messi alla porta dall’attuale Amministrazione, a seguito della contradditoria presa di posizione assunta dalla Regione Lazio di non garantire più la copertura finanziaria a tutti quei comuni che avevano contrattualizzato per tre anni lavoratori percettori di indennità di mobilità, proprio a seguito di una convenzione stipulata tra la Regione stessa e i Comuni, compreso quello di Rieti.
Sembrerebbe che il giudice del lavoro abbia trattenuto la causa in decisione, decidendo di non fissare ulteriore udienze, se non quella ultima di discussione. La ragione andrebbe ricercata nel difetto di motivazione alla base della risoluzione anticipata dei rapporti di lavoro, stipulati a marzo 2012.
L’attuale Amministrazione, scaricando tutte le responsabilità sulla Regione, ha volutamente ignorato le proprie responsabilità che vanno rintracciate nella decisione di formalizzare, ad agosto 2013, con tanto di firma in calce, i vari contratti di lavoro.
Salvo, poi, a maggio scorso, ripensarci e dare il benservito agli ex asu. Così come ha fatto nei confronti di altri 17, banditi dal palazzo perchè troppo organici alla precedente amministrazione Emili. Non ponendosi minimamente l’interrogativo di chi avrebbe risposto poi dell’inadempimento contrattuale.
Saranno proprio i cittadini di Rieti, che si dovranno far carico, qualora il Comune venga condannato, a pagare ai ricorrenti gli stipendi non corrisposti fino alla scadenza del contratto (marzo 2015) e le eventuali spese legali.
Senza che da parte del Sindaco e dell’Assessore al Personale e dell’intera Giunta sia maturata la ovvia decisione di agire giudizialmente, a ristoro dei danni subendi, nei confronti della Regione, l’unica a doversi far carico di questa situazione.
Ciò che abbiamo sempre chiesto durante i lavori delle commissioni e in occasione di un consiglio comunale straordinario che avrebbe dovuto portare tutti i consiglieri a manifestare financo dentro gli uffici della Regione e che invece è naufragato miseramente per la volontà del Sindaco di rappresentare da solo le istanze dei lavoratori.
Lo dichiarano i consiglieri comunali: Sebastiani,  Cascioli e Festuccia.