OBBLIGO DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO

Consiglio architetti Rieti

A partire dal 31 dicembre 2010 tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, dovranno avviare la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato, nel rispetto delle linee guida approvate dalla Commissione consultiva sulla sicurezza sul lavoro.

“La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, al pari di quanto avviene per tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal datore di lavoro nell’ambito della propria organizzazione e secondo i criteri già delineati dal quadro normativo vigente, – spiega Antonello Castellani, presidente di Ascom-Confcommercio di Rieti – ed afferma i seguenti ulteriori passaggi: non tutti i luoghi di lavoro sono necessariamente interessati dallo stress, non tutte le manifestazioni di stress sono necessariamente negative, lo stress non è una malattia, non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato, l’individuazione dello stress può implicare analisi di fattori oggettivi e soggettivi; il compito di stabilire le misure per prevenire, eliminare o ridurre lo stress spetta al datore di lavoro e le misure sono adottate con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti; la gestione dei problemi di stress può essere condotta sulla scorta del generale processo di valutazione dei rischi; laddove nel luogo di lavoro non siano presenti professionalità adeguate, possono essere chiamati esperti esterni”.

Le indicazioni ministeriali inoltre, nel ribadire con estrema chiarezza che la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è parte integrante della valutazione dei rischi e che deve essere effettuata (come per tutti gli altri fattori di rischio) dal datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) con il coinvolgimento del medico competente, ove nominato, e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/RLST),  indicano un percorso logico e metodologico inteso a permettere una corretta identificazione dei fattori di rischio da stress lavoro-correlato e, conseguentemente, a consentire al datore di lavoro la pianificazione e la realizzazione di misure di eliminazione o, quando essa non sia possibile, di riduzione al minimo di tale fattore di rischio.

A tale scopo, viene chiarito che le necessarie attività devono essere compiute con riferimento a tutti i lavoratori, compresi dirigenti e preposti. La programmazione temporale delle suddette attività di valutazione e l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse devono essere riportate nel documento di valutazione dei rischi (per le aziende fino a 10 addetti può essere sufficiente l’autocertificazione)

La valutazione si articola in due fasi: una necessaria (valutazione preliminare); l’altra eventuale, da attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro correlato e le misure di correzione adottate a seguito della stessa, dal datore di lavoro, si rivelino inefficaci.

Per agevolare le imprese, soprattutto quelle di dimensioni ridotte, la Confcommercio ha elaborato un documento semplificato di valutazione dello stress da lavoro-correlato che sarà a disposizione delle aziende iscritte ad Ascom Rieti a partire dai primi giorni del prossimo anno.