Nuovo Ospedale di Rieti, Civica e Paolucci (UIL): “Bene i fondi approvati. Adesso avanti senza indecisioni”

A conti fatti il dibattito Sanità, quale futuro – che ha concluso la decima edizione di Incontriamoci, Ricostruiamo il futuro – ha fatto chiarezza sul nuovo ospedale di Rieti. Ha smosso probabilmente le coscienze dei politici, velocizzando così la concessione – attraverso fondi Inail – di 384 milioni di euro per la realizzazione del nuovo nosocomio cittadino.“Al di là dell’area che, dopo una approfondita valutazione degli organi competenti, sarà scelta per realizzare il nuovo ospedale – dicono Alberto Civica, Segretario generale della Uil del Lazio – e Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana – la concessione di questi fondi indica infatti che, dopo un lungo periodo di immobilismo durante il quale la struttura sanitaria era scomparsa dai radar, un passo avanti è stato finalmente compiuto”.“Un segnale positivo che auspicavamo da tempo – proseguono i sindacalisti – Ma è chiaro che ne dovranno seguire tanti altri prima di avere la certezza della realizzazione dell’opera”.

Durante il dibattito – aggiunge Paolucci – molti ospiti hanno parlato di un periodo di riflessione per studiare al meglio il nuovo nosocomio, sia dal punto di vista logistico che per connetterlo alla nuova facoltà di medicina. Periodo che però non può portarsi all’infinito, perché il de Lellis è una struttura che ormai ha quasi sessant’anni. In più non possiamo dimenticare che il nostro territorio è a rischio elevato di sismicità e non possiamo esporci al pericolo che l’unico ospedale della provincia diventi inagibile.  Anche per questo la Uil aveva avanzato la proposta di realizzare il nuovo ospedale nell’area adiacente a quello attuale, usufruendo così di parcheggi già esistenti, dell’eliporto, delle centrali elettriche, di quelle termiche termiche e dello studio di fattibilità che la Asl aveva deliberato nel 2021 stanziando 100mila euro”.

“Sono otto anni che aspettiamo novità sostanziali – concludono i Segretari Uil – perché  per Rieti e la sua provincia il nuovo ospedale è la base su cui edificare una nuova sanità pubblica che rispetti la Costituzione, assicurando cure a tutte le persone. Adesso è il momento di abbandonare i tentennamenti e dare il via a questa opera strategica, anche perché Il presente non è roseo per il territorio, visto che il 50 per cento delle persone si sposta altrove per curarsi,  mentre una buona fetta delle prestazioni sanitarie è in mano ai privati, che per un esame chiedono ovviamente denaro. Soldi che non tutti hanno. Non a caso nel 2023 in Italia oltre due milioni e mezzo di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per motivi economici”.