Il 2024 è stato un anno positivo per l’anagrafe delle imprese dell’Alto Lazio: il bilancio si chiude infatti con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a +400 unità nei dodici mesi da poco conclusi. Si sono registrate 2.834 iscrizioni di nuove attività economiche e 2.404 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a un +0,8% come dato di area. Nella positività del dato si distingue comunque una certa eterogeneità tra le province di Rieti e Viterbo, con la prima che mette a segno uno straordinario +1,9% e la seconda un +0,4%. Nella graduatoria nazionale, tra i tassi di crescita più elevati, Rieti si posiziona al secondo posto, dopo la provincia di Milano, e la Tuscia in 38^ posizione.
Queste alcune delle evidenze che emergono dai dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2024, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio. I dati dell’indagine sono disponibili e navigabili all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese.
A livello settoriale, il saldo positivo del 2024 delle province di Rieti e Viterbo risulta abbastanza allineato come trend tra i due territori tranne che per un comparto: l’agricoltura infatti a Rieti realizza un ampio balzo in avanti con un tasso di crescita del 3,4%, il settore che traina l’importante performance di tutta la provincia. A Viterbo il settore primario, viceversa, registra una lieve flessione pari al -0,3%, un andamento comunque di gran lunga migliore rispetto a quello nazionale (-1,1%). Continua la flessione delle attività manifatturiere nell’Alto Lazio con dati simili tra i due territori, Rieti -2,2% e Viterbo -2,9%, cosi come il commercio con 80 imprese in meno nella provincia di Rieti (-3%) e 138 nel Viterbese (-1,9%). Anche il settore delle costruzioni, come anticipato nelle prime rilevazioni del 2024, a causa del ridimensionamento del superbonus, segna un calo di imprese, più accentuato per il Reatino con un tasso di variazione del -1,5%, mentre Viterbo registra una variazione più contenuta e pari al -0,6%. Altro settore che ha segnato il passo nel 2024 è quello dei servizi di alloggio e ristorazione, che a causa dell’aumento del numero di cancellazioni, rispetto al 2023, genera dei tassi di decremento del numero delle imprese, sia per Rieti, -1,7%, che per Viterbo -1,6%.
Sull’altro fronte, oltre alle imprese non classificate che sono quelle che ancora non hanno dato avvio alla specifica attività (Rieti +26,4% e Viterbo +21%), sono quelle delle professioni tecniche e scientifiche e quelle dei servizi alle imprese che mettono a segno i risultati migliori: nel primo comparto Rieti e Viterbo segnano rispettivamente un +4,4 ed un +1,7%, e nel secondo +8,4 e +1%.
In termini di forme organizzative, alla fine del 2024 il tessuto imprenditoriale delle due province appare rafforzato grazie alla forte espansione delle imprese costituite in forma di società di capitale, cresciute del 4,2% per la provincia di Rieti e del 3,7% per la provincia di Viterbo, rispetto al 2023. Un progresso che fa da contraltare ad un peso ridotto delle altre forme imprenditoriali, prima tra tutte quella rappresentata dalle imprese individuali.